ASTI – Nella mattinata di ieri, al Comando Provinciale dei Carabinieri di Asti si è tenuto un seminario sul contrasto alla violenza di genere e domestica.
Alla presenza di una folta rappresentanza di militari dell’Arma astigiana e in special modo dei Comandanti delle Stazioni del territorio, il Procuratore della Repubblica di Asti Biagio Mazzeo, accompagnato dai Sostituti Donatella Masia e Davide Greco (del pool di magistrati dediti al contrasto della violenza di genere costituito presso la Procura), ha illustrato le innovazioni recentemente introdotte dalla Legge nr. 168 del 2023.
Il Procuratore ha posto l’accento sulla rinnovata attenzione del legislatore sul delicato tema delle violenze “domestiche” e sulla necessità che le Forze di Polizia forniscano un immediato ed esaustivo quadro della vicenda sottoposta al vaglio della magistratura, per permettere al Pubblico Ministero di intervenire con tempestività (entro 3 giorni dalla ricezione della notizia questi deve effettuare una audizione della vittima per poter valutare l’opportunità e, soprattutto, l’entità delle eventuali misure cautelari da adottare).
La dott.ssa Masia e il dott. Greco hanno affrontato invece il tema delle best pratictes da applicare quando in un presidio dell’Arma ci si trovi a confronto con la vittima di un codice rosso. I due magistrati sono quindi entrati nel dettaglio delle principali novità introdotte dalla novella in tema di misura precautelari e cautelari.
In particolare le nuove misure prevedono l’introduzione dell’istituto dell’arresto in “flagranza differita” per maltrattamenti contro famigliari e conviventi, atti persecutori (c.d. stalking), violazione del divieto di avvicinamento alla persona offesa e mancato rispetto dell’ordine di allontanamento dalla casa familiare. La nuova normativa prevede inoltre la possibilità dell’applicazione del “braccialetto elettronico” ai soggetti in regime di arresti o detenzione domiciliare ed attribuisce al Pubblico Ministero la potestà di decretare l’allontanamento di urgenza dalla casa familiare del responsabile delle condotte violente.
I magistrati hanno illustrato ai presenti quanto le attività intraprese in ambito penale abbiano rilevanza anche in ambito civilistico a tutela dei minori eventualmente presenti nell’ambito familiare.
Al termine dell’incontro il Comandante Provinciale dell’Arma, Colonnello Paolo Lando, ha ringraziato le Autorità intervenute e ha sottolineato l’importanza degli eventi di approfondimento come quello attuale che contribuiscono, oltre a ottimizzare la sinergia tra Autorità giudiziaria e Forze di Polizia, a migliorare la risposta preventiva e repressiva sull’odioso tema della violenza contro le donne.