PIEMONTE – Si è conclusa una nuova edizione della Colletta Alimentare ed è tempo di un primo bilancio. La Colletta 2022, dopo due edizioni ridimensionate a causa dell’emergenza Covid, ha impegnato sul territorio nazionale migliaia fra strutture della grande e media distribuzione, giovani e adulti volontari di svariate sigle associative, associazioni strutturate a livello provinciale e locale (protezione civile, alpini, ecc), personale di strutture caritative, parrocchie.
Al momento c’è solo il dato a livello di regione Piemonte: 506 tonnellate di generi alimentari donati con il 5 per cento in più del 2021. Per la provincia di Asti, il responsabile provinciale della Colletta è Antonio Bagnulo, mentre il direttore del Banco alimentare è Giuseppe Ferrero. Ancora incerto il dato locale: i numeri sono ancora in elaborazione in quanto le casse con gli alimentari (pasta, olio, latte, omogeneizzati, prodotti da forno, ecc) sono state inviate direttamente presso le 20 strutture caritative di Asti e provincia e non più, rispetto a quanto avveniva in passato presso la sede provinciale del Banco di Quarto d’Asti. Presso la nuova sede inaugurata di recente nell’area industriale di Quarto sono state smistate due grosse forniture di grandi magazzini della città mentre la parte preponderante è già a disposizione dei centri di aiuto e ascolto delle parrocchie e delle associazioni che hanno il polso della situazione e l’elenco aggiornato delle famiglie assistite.
Inoltre c’è il caso dell’azienda Vernay Italia (stampaggio plastica in località Rilate di Asti, 130 dipendenti) dove le maestranze si sono messe insieme per organizzare una raccolta straordinaria in azienda oltre a coordinare le attività di promozione e conduzione della colletta presso il magazzino Despar di via Petrarca ad Asti. La raccolta aziendale ha fatto capo all’amministratore delegato Vanna Villata coadiuvata da Stefania Zanco, dipendente Vernay (nella foto il momento della consegna al banco alimentare).