«In questi mesi abbiamo lavorato per individuare i primi 40 milioni stanziati dal governo e per comparare diverse soluzioni progettuali. E’ un lavoro molto serio, che consente di conoscere e nel caso anticipare eventuali problematiche di carattere ambientale, archeologico e paesaggistico. Entro fine aprile il territorio potrà valutare le diverse opzioni per arrivare alla scelta migliore. Questo sistema è virtuoso perché consente di evitare gli errori del passato e scoprire quando ormai i progetti sono avviati che le soluzioni che si erano scelte avevano forti criticità» spiegano il presidente del Piemonte Alberto Cirio, il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore a Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi.
La Regione Piemonte d’intesa con il Comune di Asti e la Provincia di Asti ha commissionato ad Anas la progettazione del Collegamento Sud-Ovest: «La bretella Sud-ovest di Asti è un progetto atteso da tanti anni che finalmente sta diventando realtà grazie al finanziamento della Regione Piemonte, del Fondo Sviluppo e Coesione e la progettazione di Anas, insieme alla Provincia, al Comune di Asti e la Regione – ripercorre l’assessore Gabusi – Oggi siamo in grado di proporre una soluzione che finalmente alleggerirà non solo i settantacinque mila abitanti di Asti e i sessantamila residenti nel suo circondario, ma tutti coloro che ogni giorno hanno necessità di attraversare il comune e che oggi, purtroppo devono passare sull’unico ponte sul Tanaro e devono incolonnarsi per le vie del centro cittadino».
Per procedere con la progettazione della Tangenziale di Asti a sud-ovest, Anas (Gruppo FS Italiane) ha preso in esame cinque alternative progettuali: «Le ipotesi di tracciato – ha spiegato il direttore tecnico di Anas Luca Bernardini – sono il risultato di accurate analisi che hanno tenuto conto di quattro criteri di base: la fattibilità tecnica, la sostenibilità ambientale, gli aspetti trasportistici e quelli economico finanziari. Aggregando i dati abbiamo ottenuto gli indicatori numerici che oggi ci dicono quali siano le migliori alternative possibili e allo stesso tempo quali risultino invece meno percorribili poiché meno efficienti in termini di costi e benefici. Presentiamo lo studio al territorio perché si prosegua verso la progettazione dell’opera che certamente cambierà in maniera strategica l’assetto trasportistico della città di Asti e dell’intero comprensorio».
Alternativa 1: L’inizio del tracciato è sulla SS231 da qui prosegue verso nord, oltrepassa il fiume Tanaro e costeggia a nord/est l’area del Golf Club. Il tracciato si innesta con la SP8 tramite un’intersezione a rotatoria e prosegue con una galleria naturale nelle colline tra Borbore e Tanaro per poi dirigersi verso la SR10 dove si innesta sulla rotatoria esistente in prossimità della città di Asti. Prevede un tracciato in nuova sede lungo 5,25 km, di cui 1,24 km in galleria e 2,4 km circa di tratti in viadotto compreso il viadotto sul Tanaro, lungo 520 metri.
Alternativa 2: Lo sviluppo dell’asse viario è progettato poco più a sud rispetto all’alternativa 1. Il tracciato attraversa il fiume Tanaro a sud del Golf Club. Dopo l’intersezione con la SP8 prosegue con una galleria nelle colline tra Borbore e Tanaro per poi uscire sul lato nord e dirigersi verso la SR10. Il tracciato si estende per circa 4,9 km tra la SS231 all’altezza del km 5,700 e la SR10 in prossimità di Asti. Previsto un tracciato in galleria per 1,52 km complessivi e 2,1 km di viadotti.
Alternativa 3: Il tracciato si sviluppa per 6,2 km tra lo svincolo di Corso Savona, sulla SS231, e la SR10 presso Asti. Anche in questo caso sono previsti l’intersezione con la provinciale 8, tratti in galleria per un’estensione complessiva di circa 1,3 km e in viadotto per 2,6 km circa.
Alternativa 4: Consiste nel collegamento tra la statale con la A33 circa 4 km più a sud rispetto alle tre alternative precedenti, in località Isola d’Asti, e un innesto con la SR10 circa 1,5 km più a ovest. Allo stesso tempo la lunghezza del tracciato è significativamente superiore, con un’estensione pari a circa 7,5 km dei quali 2 km in viadotto e 3,25 km in galleria.
Alternativa 5: Come nel caso dell’alternativa n.4 anche in questo caso l’innesto con la A33 è previsto a Isola d’Asti, all’altezza del km 64,200. Da qui prosegue in direzione nord fino a superare il Tanaro per poi affiancare l’alveo del fiume e la SP8. Prima di raggiungere il Golf Club il tracciato svolta a sinistra e ricalca il percorso dell’alternativa n. 2 (gialla) inserendosi in galleria nelle colline tra Borbore e Tanaro e prosegue fino all’intersezione con la SR10. Il tracciato si estende per 8,25 km di cui circa 2 km in viadotto e circa 1,5 in galleria.
La costruzione del nuovo collegamento di Asti consentirà di migliorare i collegamenti nel quadrante sud-ovest della città favorendo i traffici di media e lunga percorrenza attraverso l’interconnessione con gli altri importanti assi viari del territorio come la A21 Torino-Piacenza, la A33 Asti-Cuneo e la statale 231 “di Santa Vittoria” e garantirà al contempo adeguata accessibilità alla città di Asti con un collegamento alla SP8 quale unico altro asse di penetrazione trasversale al centro urbano: «La scelta e la localizzazione delle alternative di tracciato è emersa dall’analisi dei vincoli ambientali e territoriali e dall’assetto attuale e futuro del sistema di offerta di trasporto dell’area di studio – prosegue Gabusi – Il collegamento della bretella sud-ovest partirà da località Variglie, dove si innescherà sulla Asti-Cuneo e con uno svincolo attraverserà la Asti-Cuneo stessa per traversare poi in frazione Rocca Scavino nel comune di Asti».
La valutazione sui livelli di sostenibilità delle alternative individuate è stata condotta attraverso l’analisi e la quantificazione, per ciascuna alternativa, di quattro macro-criteri relativi alla fattibilità tecnica, la sostenibilità ambientale, trasportistica ed economico-finanziaria. Ogni ipotesi di tracciato è stata suddivisa in due lotti. Il primo per il collegamento tra la A33/SS231 e la SP8 e il secondo per l’innesto tra la SP8 e la SR10: «Questa mattina Anas ha presentato pubblicamente le 5 ipotesi di tracciato; sulle 2 che risultano oggettivamente le migliori ci sarà condivisione con il territorio – ripercorrono Gabusi e Cirio – L’obiettivo, come sempre fatto sinora, è scegliere l’opzione migliore, valutare insieme punti di forza e criticità per realizzare finalmente quella che sarà l’infrastruttura che cambierà le sorti della viabilità astigiana».
Il sindaco di Asti Maurizio Rasero ringrazia il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ed in particolar modo l’assessore Marco Gabusi per aver conseguito questo importante traguardo: «uno dei più attesi per il rilancio del nostro territorio».
A tal proposito, il Primo Cittadino nell’esprimere grande soddisfazione per questo apprezzabile risultato ricorda che: «La tangenziale è un’opera fondamentale ed importante per la nostra città che getta le basi che consentiranno di collegare due zone urbane strategiche tramite un secondo ponte sul fiume Tanaro, rappresenterà una valida alternativa al ponte di corso Savona e potrà abbattere parte di traffico parassitario che rende caotici ed inquinati alcune vie e corsi cittadini – conclude Rasero- In questo modo sarà, infatti, fornita una valida alternativa a tutti coloro che provengono dai comuni del sud della provincia e che non necessariamente vorrebbero entrare ed attraversare la città ma, che al momento, non possono fare altrimenti».
Un incontro pubblico e un consiglio comunale aperto
Il sindaco Maurizio Rasero ha comunicato che organizzerà un incontro pubblico nel quartiere di corso Alba. Inoltre, sarà organizzato un consiglio comunale aperto al fine di consentire a tutte le forze politiche e civiche di esprimersi.