Coldiretti: “Basta cibi importati dall’estero e camuffati come italiani”

Prosegue anche ad Asti la raccolta firme per abolire il codice doganale

ASTI – Prosegue la raccolta firme presso tutti gli uffici zonali di Coldiretti Asti per incidere, di peso e di forza, sull’abolizione del codice doganale, ovvero, per dire: basta ai cibi importati dall’estero e camuffati come italiani.

L’obiettivo è di raccogliere 1 milione di firme a livello nazionale, con l’astigiano responsabile di fare la sua parte, per abolire il concetto di “ultima lavorazione” quale presupposto per considerare italiani cibi prodotti all’estero. L’iniziativa è anche volta ad ottenere: l’etichettatura trasparente, altresì, sull’origine degli alimenti e l’aumento dei controlli nei porti e alle frontiere.

La minaccia del fake in Italy è reale, concreta e crescente. Pertanto, occorre intervenire con tempestività e urgenza per tutelare il vero prodotto italiano, il reddito degli agricoltori e, parimenti, per garantire l’importazione di prodotti che rispettino le stesse regole di sicurezza alimentare, ambientale e dei lavoratori, anche in termini di diritti.

“Coldiretti non è contro le importazioni” precisa il Presidente Coldiretti Asti Monica Monticone, “ma pretende il principio di reciprocità, ovvero, il rispetto delle stesse regole che vengono rigorosamente osservate in Italia. Diversamente, non solo sarebbe concorrenza sleale, ma verrebbero autorizzate sia la commercializzazione sia il consumo di prodotti agroalimentari non sufficientemente sicuri per la salute umana e del pianeta”.

“Dopo la mobilitazione del Brennero, alla quale abbiamo partecipato con una sostanziale rappresentanza astigiana, l’impegno continua nel segno della responsabilità attiva e concreta che ogni agricoltore e ogni cittadino potranno garantire per sostenere la causa” aggiunge il Direttore Coldiretti Asti Giovanni Rosso. “La raccolta firme, infatti, è finalizzata alla definizione di una proposta di legge europea di iniziativa popolare, per garantire la trasparenza di quanto portiamo sulle nostre tavole. Contrastare il falso made in Italy significa anche valorizzare, con maggiore incisività, la nostra agricoltura che, invece, è identitaria, di qualità, distintiva e innovativa. Grazie alle politiche e alle azioni di Coldiretti, l’Italia è all’avanguardia sull’etichettatura alimentare, quindi, esempio per l’intera Europa”.

La campagna potrà venir sostenuta firmando, purché maggiorenni e dotati di Carta di Identità o passaporto, in tutti i Mercato Contadini di Campagna Amica e negli uffici zonali di Coldiretti. La campagna di sensibilizzazione è altresì promossa sui social media con l’hastag #nofakeinitaly

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