La morte di Franca Mossetti ha lasciato in tutti noi della Cgil astigiana una profonda tristezza. Franca apparteneva a quel gruppo di persone, non molte in verità, che ci capita di incrociare nelle nostre vite e, quando vengono a mancare, lasciano in noi un senso di vuoto. Anche se da tempo non la incontravamo, la sua malattia non glielo permetteva, lei era, per noi, sempre presente: con il suo sorriso e la sua tenacia di militante.
Franca è stata il volto e “l’accoglienza” della Cgil di Asti: la prima che si incontrava entrando al primo piano della Camera del Lavoro e, non di rado, anche l’ultima. Lo so per personale esperienza, facendo sovente ora tarda assieme a lei. Il suo sorriso, spesso insieme a suoi amati gatti, era il saluto che la Camera del Lavoro porgeva ai suoi militanti e ai tanti che a noi si rivolgevano per un consiglio, una pratica da sbrigare, un problema da risolvere.
Franca è stata imprescindibile per la nostra Cgil. Una persona senza la quale nessuna organizzazione può vivere e prosperare. Ci ha accompagnati dal ciclostile a internet: sempre pronta a imparare cose nuove e a insegnarle a noi, trogloditi dell’informatica e ai quali tal volta toccava una delle sue sfuriate, che si concludevano con un sorriso che, da solo, faceva capire quanto amasse la Cgil e i colleghi che con lei lavoravano.
Aveva anticipato la pensione per potersi godere, dopo tanti anni di faticoso lavoro sempre in prima linea, la sua famiglia e gli amatissimi nipoti. La sorte maligna ha impedito che questo suo desiderio potesse avverarsi.
Tutta la Cgil si stringe alla sua famiglia.
Per la Cgil di Asti, il segretario Luca Quagliotti