All’evento, oltre al festeggiato insieme alla figlia Zenaide e ai nipoti, era presente una nutrita rappresentanza dei Carabinieri: il Comandante Provinciale di Asti, Colonnello Paolo Lando, il Comandante della Compagnia di Mondovì, Tenente Colonnello Ambrosino Tala, e i massimi esponenti dell’ANC piemontese, il Generale Marcello Bergamini, Ispettore ANC Piemonte e Val d’Aosta, il Coordinatore e presidente sezione ANC di Asti Fernando Iacono, il Coordinatore provinciale ANC Cuneo Luogotenente Salvatore Russo Facciazza e tanti rappresentanti dell’Arma sia in servizio che a riposo.
Nato nel 1918 a Cerrina Monferrato, in Provincia di Alessandria, Renato Quaglia si è arruolato nei Carabinieri, allora “Reali”, da giovanissimo, prestando servizio prima al Palazzo reale di Torino come guardia a cavallo e, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, in Grecia per poi essere internato in un campo di lavoro in Germania. Dopo la guerra opera a Pollenzo e conclude la sua carriera tra Canelli e Asti.
Una storia lunga oltre un secolo, vissuta in prima persona e da lui raccontata nel libro “Vicissitudini di un Carabiniere Reale”, racconto dei suoi ricordi che continua a fissare ancora oggi sulla carta mediante una macchina da scrivere a cui lavora ogni giorno dopo la quotidiana passeggiata.
Nell’occasione il Comandante Generale dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi ha fatto pervenire, come ogni anno, un piccolo omaggio corredato di una personale lettera di auguri a testimonianza dei profondi legami di considerazione ed affetto che legano gli appartenenti all’Arma anche oltre il servizio attivo, dimostrazione del fatto che “Carabiniere” si è per tutta la vit