ASTI – Nell’aula magna dell’IIS V. Alfieri, questa mattina 7 novembre, una rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri ha incontrato gli studenti delle classi 1E e 5G del liceo artistico, 5C del liceo classico e 5A dell’Istituto Sella: un’occasione di vero confronto tra i giovani e chi indossa la divisa perché crede in valori che non sono solo legati a compiti istituzionali, ma rappresentano il coraggio, la lealtà, lo spirito di dedizione e la voglia di trasmettere – anche attraverso esempi di uomini eroi che hanno sacrificato la loro vita per la giustizia – l’idea di questi valori, coinvolgendo i giovani che, proprio perché giovani, non hanno vissuto quei momenti di storia che non devono né possono essere dimenticati.
Gli alunni hanno ascoltato in silenzio, così come i docenti presenti e la Dirigente Maria Stella Perrone, riflettendo sui fatti accaduti che rappresentano momenti di storia.
Nel ricordo del generale dalla Chiesa
E così, attraverso la realizzazione di un libro fumetto dal titolo Le stelle di Dora, che tratta delle sfide del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, presentato agli studenti attraverso un video e attraverso la visione e l’ascolto di un’intervista fatta a dalla Chiesa, il progetto legato alla legalità è diventato, più che un progetto, una strada da percorrere tutti insieme, studenti e carabinieri, che sono da sempre un forte simbolo di legalità e giustizia.
Poi, il dibattito, che ha visto protagonisti i ragazzi da una parte, il Tenente colonnello Vittorio Balbo e il Maresciallo ordinario Jessica Trova dall’altra: si è parlato non solo dell’esempio del generale dalla Chiesa, del suo sacrificio, del suo insegnamento rimasto nel tessuto giuridico, della sua paternità della legge sui pentiti, del suo mettere insieme le forze per combattere la criminalità e la mafia, ma anche della legalità oggi, attraverso semplici domande poste dai ragazzi ai Carabinieri, che, con altrettanta semplicità e umiltà hanno risposto in modo esaustivo, dimostrando il loro essere vicini alla realtà giovanile, il loro essere disposti al confronto e al dibattito, al dialogo, sempre fecondo e ricco di riflessioni, che, in questo caso, ci riguardano da vicini, come uomini e cittadini.