Capitale italiana della Cultura 2026: la candidatura di Alba, Bra, Langhe e Roero

“Io sono Asti. Sono provincia e sono orgogliosa di esserlo”. Si concludeva con queste parole il video di presentazione della candidatura di Asti a Capitale della Cultura 2025. Titolo conquistato da Agrigento.

Ora Asti “scopre” che Alba, insieme a Bra, Langhe e Roero, si candida a ruota per ottenere l’ambito riconoscimento nel 2026. L’iniziativa è stata presentata ufficialmente pochi giorni fa a Grinzane dal Comitato che coordina il progetto. Comitato diretto da Mauro Carbone, già coordinatore del Tavolo “Turismo, Sport e Benessere” nella candidatura di Asti.

Il dossier contenente il progetto di innovazione e rigenerazione di Alba, Bra, Langhe e Roero sarà inviato al Ministero della Cultura entro la fine di quest’anno. Direttore artistico del progetto è Davide Rampello; con lui, a seguire la candidatura, ci sono il professor Giuseppe Scognamiglio e l’architetto Matteo Gatto.

Il Consiglio Direttivo del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura è composto da: Carlo Bo, Presidente; Liliana Allena, Giuliana Cirio, Giovanni Fogliato, Vicepresidenti; consiglieri: Luciano Bertello, Riccardo Corino, Roberto Passone, Katia Robaldo, Pierluigi Vaccaneo. Come anticipato, l’incarico di Direttore è affidato a Mauro Carbone, già direttore dell’Atl di Langhe, Monferrato e Roero.

Una bella iniziativa che tuttavia ha sollevato dubbi sulla presenza di Carbone nel gruppo di lavoro albese, dopo essere stato coordinatore di uno dei cinque laboratori tematici di preparazione alla candidatura astigiana.

“Come mai le candidature separate? E tutto quello raccontato sull’area vasta, su un brand di destinazione unico e così via, è diventato di botto cestinabile?”, si chiedono voci fuori dal coro.

 E intanto l’orgoglio Astigiano da obiettivo si è trasformato in modo di dire.

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