ASTI – Si è tenuta ieri pomeriggio la conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco Salvatore Puglisi.
“Non me la sono sentita di schierarmi con alcun movimento o partito politico – ha esordito Puglisi – perché secondo me non sarebbe stato opportuno, visto che ho alle spalle 42 anni di servizio nell’Arma dei Carabinieri, di cui 36 per Asti a favore della comunità. E questo voglio fare; voglio continuare a lavorare per la comunità. Un presupposto che spiega come mai non mi sia schierato con alcuno. Il programma elaborato è ricco di iniziative, realizzato con tutta la lista civica “Adesso Asti”, una lista pura e fuori dal coro, proiettata in ragione delle esigenze del tessuto sociale astigiano”.
Classe 1961, originario di Milazzo (ME), il Maggiore in congedo nella riserva desidera ridare nuovo lustro alla città di Asti.
“L’intento non è quello di criticare l’operato delle diverse amministrazioni susseguitesi negli anni, ma di revisionare le realtà ritenute suscettibili di miglioramento, senza escludere nulla di quanto già approntato e costato denaro alla collettività. All’insegna del confronto non vi promettiamo la luna, ma vi possiamo dare la parola del nostro incondizionato impegno per Asti”.
Al fianco di Puglisi ieri in conferenza c’erano il geom. Maurizio Mazzetto, consulente immobiliare, l’ing. Salvatore Composto che ha lavorato molti anni per Fiat, Eni e Italgas, il vigile del Fuoco Giacomo Sorba nonché vicepresidente Croce Verde Asti.
“La stella polare dei nostri propositi saranno sempre i giovani, ai quali dare opportunità e speranza, e gli anziani, che oltre alla loro sicurezza colgano i benefici del vedere come i loro nipoti abbiano opportunità e speranza”, ha aggiunto Puglisi prima di addentrarsi nella spiegazione dei vari punti del programma, che trovate di seguito in estrema sintesi.
Sicurezza, decoro urbano e protezione civile
“Appare scontato un incremento mirato di telecamere di videosorveglianza nonché l’intensificazione dell‘illuminazione. Occorre provvedere a una capillare campagna di informazione finalizzata al contrasto delle truffe, specie nei confronti della fascia più debole, oltre che del bullismo e del cyber-bullismo. Spazi anche per i giovani: risolleviamo dal torpore Asti rivitalizzando specie le vie del centro cittadino con iniziative vive e liete nel rispetto dell’impatto ambientale, incentivando la musica dal vivo e lo svago. Contestualmente resterà ferma la promessa di un’incisiva azione di contrasto finalizzata ad arginare la diffusione di droga e di alcol tra i giovanissimi”.
Turismo, commercio e attività produttive
“Sarà un impegno quello di riqualificare anche tutto corso Alfieri, attualmente diviso in due categorie: una di serie A, da piazza Alfieri a piazza Porta Torino, e una di serie B, da piazza Alfieri a piazza I Maggio. In quest’ultima, sfavorita in parte dal transito di veicoli, appaiono penalizzate soprattutto le attività commerciali, che oggi più di ieri meritano di essere sostenute e favorite. Ci prefiggiamo di promuovere maggiori iniziative popolari e attrazioni turistiche. A tal proposito, un’idea da prendere in considerazione è quella di realizzare nella porzione dell’ex palazzina comando della caserma Colli di Felizzano, com’è noto proprietà del Comune, il “Museo del vino e del tartufo”, integrando esposizioni permanenti di artisti astigiani.
Nello stesso sito potranno trovare ospitalità la Douja d’Or e la Fiera Nazionale del Tartufo, senza escludere altre iniziative. Le risorse finanziarie per risanare gradualmente la porzione immobiliare abbandonata potrebbero essere tratte in parte del risparmio che ne deriverebbe qualora si decidesse di trasferire quegli enti e servizi comunali in altri stabili di proprietà del Comune, come per esempio nell’ex Enofila di corso Felice Cavallotti.
Non possiamo non parlare di Palio, perché Asti è anche Palio. La manifestazione rappresenta un volano di pubblicità enorme e non deve riguardare solo il giorno della competizione”.
Ambiente ed energia
“Le principali direttrici pratiche lungo le quali ci si intende muovere, oltre all’incremento della piantumazione di piante arboree in generale, sono le seguenti: il miglioramento della qualità dell’aria, potenziamento del servizio di raccolta rifiuti, integrazione sorveglianza aree verdi.
È evidente che la ricerca di fonti energetiche sia la sfida del futuro. Le principali direttrici pratiche con le quali ci si vuole muovere sono: rivalutazione concessione di distribuzione gas, incentivazione efficienza energetica, incentivazione al risparmio energetico edifici comunali”.
Cultura, arte, sport, tempo libero
“Lo sport ad Asti sembra essere stato ed essere tutt’altro che una realtà di interesse primario per tutte le Amministrazioni. Se solo si comprendesse l’importanza dell’indotto economico che potrebbe svilupparsi attorno allo sport di rilevanza, si potrebbe immaginare di avere un forte richiamo di sportivi dalle città vicine favorendo la tre attività. Abbiamo in animo di voler promuovere eventi sportivi nazionali e internazionali, usufruendo intanto degli impianti attuali adeguandoli e successivamente progettare un polo sportivo innovativo polifunzionale e multidisciplinare, complementare gli impianti esistenti, utilizzando spazi o immobili dismessi o inadeguati”.
Riqualificazione e recupero aree produttive dismesse
“Crediamo che sia ormai giunto il tempo di sfruttare tutte le potenzialità del territorio. Non ci possiamo permettere di lasciare zone anche centrali nell’abbandono o al loro sottoutilizzo, e contemporaneamente non dare la possibilità ai nostri ragazzi di trovare la strada nel loro contesto sociale, senza dover emigrare per potere essere apprezzati a veder valorizzate le loro idee. Un esempio è rappresentato dal sito delle ex officine Way Assauto, una volta eccellenza della metalmeccanica astigiana. Vogliamo, di concerto con la proprietà immobiliare, riqualificare questo sito sottraendolo all’abbandono, rendendolo nel contempo un luogo fruibile alla città non solo come parcheggio”.
Servizi sociali
“L’incremento delle strutture ricettive per l’infanzia e per gli anziani dovrà costituire fulcro fondamentale, promettendo tra l’altro una revisione delle rette per i meno abbienti. Un ultimo appunto vogliamo che sia rivolto ai bambini e giovanissimi in genere che versano in situazione di disagio familiare. Stiamo parlando degli affidi. Attivare un affido vuol dire accogliere un bambino non permanentemente come l’adozione, ma per un periodo. Vuol dire aiutarlo in un percorso di recupero idoneo a superare le difficoltà trascorse, mentre i genitori naturali lavorano per superare i problemi che impediscono loro di esercitare a pieno la potestà genitoriale. Nei casi ordinari, riteniamo che l’affidamento in una famiglia sia il luogo più idoneo dove una creatura possa trovare maggiore conforto, amore ed educazione”.