Presentata la prima bozza del “Piano strategico dell’Astigiano”

Un dossier che raccoglie proposte e suggerimenti su trasporti, sanità, enomeccanica, transazione ecologica, cultura e digitalizzazione

ASTI – Astiss, Comune, Politecnico TO con enti e stakeholder uniti per il rilancio del territorio.  In un incontro in presenza e a distanza in Università polo Rita Levi Montalcini, convocato dal presidente del comitato tecnico-scientifico, Giorgio Calabrese, è stata presentata la prima bozza del documento “piano strategico dell’Astigiano” redatto dal prof. Giulio Mondini e dal suo staff: Marta Bottero, Giulia Datola, Vanessa Assumma del Politecnico di Torino.

Un dossier, di una trentina di pagine, che raccoglie le proposte e i suggerimenti emersi dai cinque tavoli tematici organizzati in università, corrispondenti ai cinque assi sui quali lavoreranno le istituzioni, enti, associazioni territoriali nei prossimi anni. I temi al centro sono: trasporti, sanità, enomeccanica, transazione ecologica, cultura e digitalizzazione.

Il documento sarà sottoposto all’attenzione dei coordinati e membri dei tavoli, per essere definitivamente presentato e approvato in occasione di una prossima riunione plenaria prevista per la fine di aprile.

Il panel di relatori e partecipanti al webinar era composto, oltre che dal Politecnico di Torino, da Mario Sacco, Maurizio Rasero, Giorgio Calabrese, Giovanni Corrado, Vincenzo Gerbi, Cesare Emanuel, Enrico Ercole, Marco Devecchi, Elisabetta Tovo, Pietro Piccarolo, Francesco Scalfari, Luigi Graglia, dal comitato tecnico scientifico e dal Cda Astiss.

Cambiamento climatico, ambiente, polo enologico ed enomeccanico, sostenibilità e resilienza, dinamiche territoriali, sfide della pianificazione e tanti altri temi saranno all’attenzione dell’università “la quale – è il pensiero emerso nell’incontro – vuole giocarsi un ruolo di primo piano nell’agenda degli impegni per lo sviluppo del territorio”. Aggiunge il presidente Astiss, Mario Sacco: “Sulla proposta di creare un polo regionale di innovazione e ricerca dell’Enologia e dell’Enomeccanica presso l’università si concentra l’impegno e l’attenzione di tutte le istituzioni del territorio. Un progetto lungimirante, che insieme alla creazione del campus universitario, del recupero della palazzina comando, dei restanti edifici di pertinenza universitaria, del parcheggio sotterraneo, è stato inserito nel piano di finanziamento del Recovery Plan dal sindaco Maurizio Rasero e punta ad intercettare i fondi europei della programmazione 2021-27. Su questa attività concentreremo i massimi sforzi e l’impegno diplomatico per essere ascoltati dalle istituzioni nelle varie sedi regionali e nazionali”.

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