“Hauy, il padre della Cristallografia”: la nuova mostra temporanea visitabile al Magmax

A un anno esatto dalla sua apertura, il museo dei minerali più piccolo d'Italia ora lancia la nuova biblioteca-laboratorio e l’Associazione che gestirà tutte le attività
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ASTI – Il Magmax (Museo Astense di Geologia, Mineralogia, Arte Mineraria, Cristallografia) compie un anno e gli ideatori/fondatori – Massimo Umberto Tomalino e Francesca Busa – tracciano un primo bilancio pieno di soddisfazioni. Il museo dei minerali più piccolo d’Italia, visitabile ogni giorno, gratuitamente e su appuntamento (visite guidate anche in inglese, francese e spagnolo), nella medioevale Torre Quartero, in corso Alfieri 360, ma anche visibile sul sito web www.astimagmax.it, è un gioiellino che avvicina alla mineralogia in modo accattivante, capace di far dimenticare il lato ostico della materia.

Dal 5 luglio 2021, giorno ufficiale di apertura al pubblico, sono stati moltissimi visitatori: 593 persone italiane e straniere, di cui 140 bambini, la cui presenza, in uno spazio limitato a una sola stanza di venti metri quadri, ha significato il raggiungimento di un grande risultato. Poi le mostre temporanee, il libro su ‘La Tavola dei Minerali di Luserna‘, scritto da Tomalino con Bruno Marello e presentato al Museo Paleontologico, il convegno all’Università su porcellana, vetro e Via della Seta (dicembre 2021). Infine la biblioteca-laboratorio, nello spazio attiguo al museo, per ospitare nuove attività, e l’Associazione culturale Magmax che le gestirà.

La biblioteca-laboratorio e l’Associazione

La nuova Biblioteca-Laboratorio del Magmax

Veniamo alla prima grande novità: a pochi passi dal museo ha preso forma la nuova biblioteca-laboratorio della neo Associazione Magmax. Grande una trentina di metri quadri, la biblioteca metterà a disposizione dell’utenza libri, documentari, atlanti, manuali, dispense, pubblicazioni scientifiche, scolastiche e di intrattenimento (fumetti compresi), utili a conoscere il mondo della mineralogia. Questo nuovo spazio è rivolto come sempre a tutti, basta aderire all’Associazione attraverso una tessera richiedibile contattando il 328-1698691 oppure scrivendo  a astimagmax@gmail.com. Con la tessera si può accedere liberamente nel locale e partecipare ai futuri corsi, organizzati per tutte le età, sulle Scienze della Terra (non solo mineralogia).

Cassetta didattica

La parte del leone la farà il laboratorio: “Qui si potranno toccare con mano i minerali – dice Massimo Tomalino -. Tutto è esposto a vista, toccabile. Nel camino è custodito un piccolo campionario di cassette didattiche, mini collezioni con campioni di rocce e minerali non solo da vedere, ma anche da toccare. Un microscopio binoculare permetterà di vedere i particolari dei cristalli, e si potranno scoprire strumenti scientifici che permetteranno esperimenti per approfondire le caratteristiche dei minerali”.

“Un cassettino conterrà modelli cristallografici  – continua Massimo – per spiegare il motivo per cui i minerali sono cristallizzati con forme straordinarie e per nulla casuali. Inoltre ci sono in esposizione alcuni disegni dei bambini dai 9 ai 14 anni che hanno partecipato a un’iniziativa realizzata in collaborazione con la Libreria Alberi d’Acqua. I disegni saranno presto visibili sul sito del Magmax”.

Nel nuovo spazio saranno organizzati anche corsi, conferenze, osservazioni dirette e saranno proposte presentazioni di libri con gli autori. “Al posto del tavolo saranno posizionate fino a 14 sedie – aggiunge Tomalino – così che questa diventerà una sala formazione con tanto di tv a schermo piatto”.

La biblioteca-laboratorio non è il museo, ma anche qui non mancano le chicche: come la carta geologica datata 1881, tra le più antiche (se non la prima così completa) mai realizzate dell’Italia. E ancora, c’è la scatola “Toucher pour savoir”, dedicata ai non vedenti. Si tratta di un’esposizione di pietre con spiegazione in Braille: attraverso il tocco si può avere una visione della roccia.

Il museo

Il museo dei minerali più piccolo d’Italia mostra una collezione permanente divisa in sei sezioni distinte: Minerali e Rocce; Arte Mineraria; Strumenti e Cristallografia; Libri, Stampe, Foto e Documenti; Francobolli e Monete; Film, Fumetti e Figurine. Oltre alla collezione permanente ci sono le mostre temporanee.

Le mostre temporanee

Le mostre temporanee al Magmax

Ogni quattro mesi Magmax allestisce una mostra monotematica su un minerale o su un mineralogista. I visitatori possono dunque scoprire i segreti più affascinanti e le curiosità meno note di uno specifico minerale,  oltre a conoscere i grandi studiosi che si sono dedicati alla mineralogia facendone una scienza avvincente e ricca. Nel 2021 si è partiti con la temporanea intitolata “Alla scoperta del gesso”, seguita da “I signori De Lavoisier”. Nel 2022, “La tavola dei minerali di Luserna” da poco conclusa ha lasciato spazio alla nuovissima “Hauy, il padre della cristallografia”.

Hauy, il padre della Cristallografia

Fino al 31 ottobre, questa temporanea offre al visitatore l’esclusiva opportunità di ammirare manoscritti del grande scienziato Renè Just Hauy, oltre a modelli cristallografici e campioni della sua collezione personale.

La mostra temporanea “Hauy, il padre della Cristallografia”

Hauy fu il primo, sul far del Settecento, ad aver intuito, in maniera vincente, che i cristalli non sono casuali – ci rivela Tomalino -. Ha ipotizzato l’esistenza della cosiddetta ‘cella elementare’, l’unità minima che ripetuta miliardi di volte riproduce la geometria del cristallo. Qui ci sono suoi manoscritti tra cui una lettera in cui risponde alla Segreteria Napoleonica, che gli conferiva l’incarico di scrivere la seconda edizione del “Traité de Physique”, vale a dire il trattato di fisica utilizzato dalle università francesi fino a pochi anni fa”.

 

 

Il convegno “Luna”

L’anno passato, a dicembre, si è tenuto un convegno all’Università su porcellana, vetro e Via della Seta organizzato dal Magmax. Anche quest’anno a inizio dicembre ci sarà un convegno intitolato “Luna”. Si terrà in Sala Pastrone perché, come spiega Tomalino, “abbineremo all’evento sia proiezioni cinematografiche, grazie alla collaborazione con Vertigo, sia una mostra fotografica della missione lunare del ’69. Le immagini erano state regalate all’epoca dalla Kodak a un fotografo italiano, anche socio fondatore del Magmax, che potremo esporre nel foyer del Teatro Alfieri”.

La polvere di luna

E con la luna chiudiamo questo meraviglioso viaggio nel Magmax. Nella foto a lato vedete la polvere di luna (in termine tecnico regolite), presa nel 1972 durante l’ultima missione Apollo 17. Il campione è stato prelevato dall’unico astronauta geologo dei dodici che hanno messo piede sul satellite. “Si tratta di Harrison Schmitt, detto Jack – conclude Tomalino -. Il nostro sogno sarebbe quello di poterlo ospitare ad Asti. Chissà, magari un giorno”.

Per informazioni:

Tel: 328 1698 691

astimagmax@gmail.com

www.astimagmax.it

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