Abbiamo raccolto le parole del Col. Carillo.
Il manuale, veramente completo, cerca di creare un protocollo delle modalità di indagine nella scena criminale, il tutto con un approccio molto metodico e scientifico. Insieme al Prof. Fornari ho scritto e curato il 5° capitolo, che intende dare un contributo su un tema importante: l’analisi della scena del crimine non può essere fatta solo con gli occhi della prova scientifica (da cui comunque occorre partire); occorre, infatti, analizzarla anche con gli occhi del criminologo. Per poter valutare in maniera completa la scena del crimine, o per tracciare un profilo criminale, bisogna considerarne tutti gli elementi e tutte le chiavi di lettura. Numerosi gli argomenti approfonditi con il Prof. Fornari: per esempio spieghiamo e diamo consigli su come i testimoni e le vittime debbano essere sentiti, come si deve condurre un interrogatorio. Abbiamo precisato un concetto importante: la scena del crimine ha una visione tridimensionale, non è solo quella locale e geografica, ma anche quella mentale. Quindi, intorno a fatti delittuosi ci sono sicuramente le prove scientifiche che dobbiamo trovare (lasciate dagli autori o anche inconsapevolmente da altre persone), ma ci sono altresì degli spazi mentali che sono appannaggio della criminologia. Altra cosa importantissima: quando si arriva sulla scena del crimine, bisogna identificare subito chi è presente. Sembra una banalità, ma sono testimoni e occorre richiederne all’istante le generalità (potranno poi essere sentiti in seguito), altrimenti potrebbero sfuggire e difficilmente rintracciabili in un secondo tempo. E ancora, abbiamo spiegato varie metodiche d’indagine, così come il rapporto tra la malattia mentale e il crimine, precisando che la malattia mentale non è la causa del crimine.
Ringraziando il Ten. Col. Biagio Fabrizio Carillo, ricordiamo che a marzo uscirà il suo ultimo libro intitolato “Sulla scena del crimine”, un testo ricco di illustrazioni che spiegherà la materia trattata in maniera semplice e alla portata di tutti, siano esperti o semplici curiosi.