ASTI – In un mese, l’esposizione “Balene Preistoriche” al Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano ha registrato oltre 2.200 ingressi totali con numerosi visitatori dal resto d’Europa, soprattutto svizzeri ma anche tedeschi e francesi. Prosegue dunque il successo della collezione con reperti fossili di cetacei unici al mondo, in esposizione per la prima volta. Tra i più rari e affascinanti citiamo la balena Tersilla, reperto unico a livello mondiale; la più antica balena del Mediterraneo, ritrovata in località Moleto; la balenottera di Montafia, uno dei misticeti fossili meglio conservati d’Italia; il delfino di Camerano Casasco, antenato sia degli attuali delfini che delle attuali orche.
L’esposizione sta conquistando turisti e visitatori, rapiti anche dalla suggestiva location dell’esposizione, vale a dire l’Ex Chiesa del Gesù di Asti, costruzione che è parte integrante del Museo, ospitato nel Palazzo del Michelerio.
In quest’area dell’esposizione è proiettato un video animato che ricostruisce la vita di milioni di anni fa nel Mare Padano con i suoi protagonisti, dalle balene agli squali, un contenuto che sta conquistando soprattutto i visitatori più piccoli che hanno anche la possibilità di una visita a luce spenta, circondati solo dai suoni e dalle immagini del video, per potersi sentire realmente immersi nell’atmosfera dell’antico Mare Padano.
Presso il Museo Paleontologico dell’Astigiano, è anche possibile acquistare il volume scientifico Valleandona. Mare e Fossili, pubblicato in italiano e in inglese, che inaugura la collana editoriale Identità, cultura e territorio, curata dall’Associazione Paleontologica Astensis, e che presenta, per la prima volta in modo esaustivo, la ricchezza e l’importanza paleontologica, a livello internazionale, della Valle Andona con i suoi giacimenti di rarissimi fossili marini del Pliocene. Con i contributi di diversi autori – tra cui eminenti paleontologi e storici – ovvero Luigi Berzano, Giulio Pavia, Michelangelo Bisconti, Lidia Monetti, Alessandra Fassio, Livio Negro, Carlo Sarti, Piero Damarco, che è anche il curatore della parte tecnico-scientifica dell’esposizione, questo primo volume è frutto di una intensa attività di ricerca e analizza la realtà del territorio andonese: attraverso un centinaio di tavole a colori di reperti fossiliferi, tratta i principali elementi geologici che hanno contribuito a formare quest’area, descrivendo i principali gruppi di animali di cui si sono ritrovati spettacolari resti fossili, molto noti internazionalmente, grazie ai quali il territorio dell’astigiano è diventato celebre, sia in passato che nel presente, in ambito geo-paleontologico.
La collana, in tre volumi, in italiano e in inglese, in uscita uno per ogni anno a partire dal 2021, si inserisce in un disegno più ampio che, passando attraverso il lavoro fatto per l’esposizione Balene Preistoriche e quello in atto per esporre questi reperti all’estero, vuole costruire un progetto di candidatura del Parco Paleontologico Territoriale Astigiano come Patrimonio Unesco per gli affioramenti fossiliferi di Valle Andona e Valle Botto, riconoscimento che avrebbe una importante ricaduta positiva sull’intero territorio astigiano. Le testimonianze fossili ritrovate e trattate nel volume indicano quanto ricco sia il patrimonio paleontologico del territorio valleandonese, che ancora più accredita la sua salvaguardia attraverso l’area protetta regionale della Riserva Naturale della Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande e il Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano, strutture che permettono, attraverso il lavoro degli specialisti, di recuperare i fossili che emergono dagli affioramenti, salvandoli da distruzione certa.
Il volume contiene inoltre la ricostruzione dell’identità della popolazione delle valli Andonesi tra storia e preistoria, nella convinzione che – come ci dicono gli storici – descrivere una comunità attuale nell’immaginario delle sue origini sia il modo migliore di assicurarle un futuro. In questo senso, il libro e la collana, presentano anche un’ulteriore chiave di lettura: quella dell’individuazione del Genius loci del territorio di Valle Andona, quale insieme delle presenze invisibili, tradizioni, visioni, abitudini, sapori, colori, odori, riti, affetti, sentimenti di un territorio che ne definiscono l’identità. Dal costo di 30 euro, il testo è acquistabile esclusivamente al Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano.
L’Esposizione Balene Preistoriche è visitabile fino al 17 settembre 2022 al Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano – Palazzo del Michelerio – Corso Alfieri 381 – Asti
Orari apertura
lunedì al venerdì ore 11 – 17
martedì giorno di chiusura
sabato e domenica ore 11 – 18
biglietto: 7 euro per l’ingresso; 10 euro per l’ingresso con visita
Dettagli su https://www.astipaleontologico.it/balene-preistoriche/