ASTI – Le indagini dei Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Asti, inerenti l’accoltellamento avvenuto il 17 gennaio in piazza Alfieri, si sono concluse con l’arresto di un diciannovenne (ai domiciliari) e la denuncia di tre altri giovani astigiani, di cui uno minorenne.
Tutto è iniziato nella tarda serata di domenica 16 gennaio, quando in un bar di piazza Italia, per futili motivi, nasce una discussione tra quattro avventori. Si tratta di giovani tra i 19 e 28 anni.
La lite si protrae per alcuni minuti prima all’interno del locale per poi spostarsi all’esterno dove sembra avere una conclusione non violenta, infatti due giovani si allontanano e i rimanenti rientrano nel bar.
Ma dalle immagini delle numerose telecamere della zona, visionate poi dai Carabinieri del Nor, si tratta solo di una pausa. Infatti, i due gruppi contrapposti tornano a incontrarsi nel vicino parcheggio di piazza Alfieri dove, all’1:45 del 17 gennaio, i due giovani provenienti dal bar di piazza Italia trovano un gruppo ben più nutrito ad aspettarli. Si riaccende così la discussione, e dopo gli spintoni due giovani del gruppo più numeroso estraggono i coltelli colpendo ripetutamente gli ultimi arrivati che si danno alla fuga. Una vera spedizione punitiva.
I due feriti si recano in ospedale: il giovane colpito ai glutei viene ritenuto guaribile in 10 giorni, mentre l’altro, ferito al braccio, fin da subito viene giudicato grave dai medici e ricoverato anche a causa della copiosa perdita di sangue. A riprova della serietà della ferita, rimangono i danni permanenti all’arto.
L’attività di indagine dei militari del Nor, basata sull’esame delle immagini delle telecamere e sull’ascolto dei testimoni, ha permesso di ricostruire la sequenza temporale dei fatti, individuare i quattro presunti autori dell’aggressione e delineare i ruoli di ciascun compartecipe, facendo emergere con precisione il comportamento dei due armati di coltello e autori dei ferimenti. Nel corso delle successive perquisizioni, disposte dal Pubblico Ministero, sono stati recuperati i capi di abbigliamento indossati dai giovani al momento dell’aggressione e altri elementi di prova evidenziati dalle riprese delle telecamere.