Venerdì 22 dicembre si è tracciato un vero e proprio bilancio dell’attuale situazione della Sanità territoriale e locale, si sono analizzate criticità, eccellenze e sono stati anticipati i possibili scenari futuri.
Tra gli ospiti dell’incontro anche il segretario nazionale di NurSind, Andrea Bottega, infermiere vicentino che da anni si batte per i diritti e la dignità delle professioni sanitarie.
“Leggiamo spesso che cala il numero di iscrizioni ai corsi di laurea di infermieristica e quindi dei giovani che vogliono intraprendere questa strada – ha affermato il segretario nazionale – come leggiamo anche spesso che molti decidono di andare all’estero o addirittura di licenziarsi, d’altro canto più volte si evidenzia l’importanza del ruolo di questa figura per dare risposte alle criticità del nostro Ssn soprattutto dopo la pandemia”.
Ecco così che alla luce della situazione attuale si è analizzato il quadro che si prospetta per il servizio sanitario pubblico e le misure che si stanno mettendo in atto sul territorio nazionale.
All’incontro hanno partecipato anche Francesco Arena, direttore generale dell’Asl-At, Francesco Coppolella, segretario territoriale NurSind Piemonte, Gabriele Montana, segretario territoriale NurSind Asti e Chiara Rivetti, segretaria regionale Anaoo Piemonte Sindacato Medici.
“Probabilmente la situazione regionale ricalca in generale quella italiana. Visto che sono poi le regioni che devono fare i conti con questa realtà – ha sottolineato durante la tavola rotonda Francesco Coppolella – ma in considerazione delle diverse battaglie che costantemente portiamo avanti ora possiamo stilare le prospettive future dei nostri infermieri”.
L’incontro, moderato dalla giornalista Betty Martinelli, è stato realizzato in collaborazione con Coldiretti Asti e Campagna Amica – l’enoteca di Asti ed ha visto la parteciperanno anche di diverse autorità locali e regionali.
Un focus è poi stato dedicato alla situazione locale astigiana grazie a Gabriele Montana di NurSind Asti che ha affrontato il tema dell’appetibilità dell’Asl-At per i colleghi infermieri rispetto a grandi centri italiani, sottolineando come anche sul territorio ci sono eccellenze assolute. Una testimonianza è giunta anche da Chiara Rivetti, di Anaoo Piemonte, che ha sottolineato come: “anche i medici vivono un periodo complicato fatto di tante criticità importanti che impattano sul nostro servizio sanitario”.
Anche il direttore generale dell’Asl-At Francesco Arena ha portato il suo punto di vista evidenziando come il ruolo ricoperto: “Deve rispondere alle linee dettate dalle politiche ma che deve fare anche i conti con importanti criticità e cercare di mandare avanti i servizi con i vincoli di bilancio e le richieste dei territori”.
A portare la loro testimonianza alla tavola rotonda del Palco 19 anche due infermieri astigiani: Roberto Rosania che da qualche anno ha scelto la Svizzera per avere migliori condizioni di lavoro e un maggiore riconoscimento economico e Omar Rissone, infermiere del Pronto Soccorso del Cardinal Massaia di Asti, che nonostante le criticità quotidiane ha deciso di non abbandonare il territorio.
La tavola rotonda si è poi chiusa con un ricco apericena ed un brindisi di buon Natale accompagnato dalle musiche del dj Dnm70x.