I cocktail di vermouth della rassegna di Palazzo Ottolenghi hanno sfiorato il +50%: la performance di questa bevanda, che ha saputo rinnovarsi e catturare l’attenzione di un pubblico più giovane, ha registrato ben 5.574 degustazioni (nel 2018 erano state 3.720). Stabili invece i risultati ottenuti dal vermouth in purezza (1.822 degustazioni nel 2019, 1818 nel 2018). In leggera flessione le degustazioni delle grappe in purezza (1.200 degustazioni nel 2019, 1.405 nel 2018), mentre sono cresciute le degustazioni dei cocktail di grappe 623 nel 2019, 586 nel 2018).
Trend in crescita per i piatti salati e dolci – tipici della cucina piemontese – realizzati dall’Agenzia di formazione professionale colline astigiane e serviti a Palazzo Alfieri: 4.617 nel 2019 rispetto ai 4.467 del 2018 (+3,4%).
Notevoli anche i numeri dell’Enoteca allestita a palazzo Ottolenghi, che ha registrato 8.292 bottiglie vendute al pubblico tra i vini, vermouth e grappa. Numerosi i visitatori e i turisti che hanno deciso di acquistare uno dei 268 vini Docg, Docg e Igp selezionati all’interno del Concorso nazionale “Premio Douja d’Or” della Camera di commercio di Asti, oppure di lasciarsi conquistare dall’articolata proposta di vermouth e grappe. Da segnalare il +93% nella vendita dei vermouth: un prodotto che ha affascinato e conquistato i numerosi avventori della Cantina.
Per quanto riguarda il Piatto & dolce d’Autore, che si è svolto nella sede dell’AFP Colline Astigiane, le presenze del pubblico alle serate sono state 2.784 (registrando una lieve flessione del 2,83%, concentrata soprattutto nell’ultimo fine settimana della manifestazione). Sono stati 396 i partecipanti alle Serate di assaggio a Palazzo Ottolenghi (con protagonisti i vini servizi nel suggestivo Salone degli Specchi), durante le quali si sono susseguiti gli incontri con i produttori e le eccellenze enologiche accompagnate da tipicità gastronomiche del territorio.
Un grande risultato dunque per la Camera di Commercio di Asti e per il presidente Erminio Renato Goria, che ha espresso la sua soddisfazione per un’edizione tanto bella e ricca:
«Come enti organizzatori e promotori della manifestazione, siamo molto orgogliosi dei risultati ottenuti nei dieci giorni di Douja. Siamo riusciti a fare sistema come territorio, e per questo ringrazio tutti i partner che ci hanno accompagnato in questo viaggio nel gusto e che ci hanno permesso di presentare una città accogliente, ricca di proposte diversificate ed emozionanti. Asti ha tutte le carte in regola per essere ammirata e apprezzata nel mondo per le sue eccellenze vitivinicole e per la sua tradizione gastronomica. La Douja è il brand di un territorio che genera il 23% dell’export regionale di bevande: nel primo semestre 2019 Asti ha esportato bevande per un valore di quasi 230 milioni, con una variazione del +50,3%. Su questo dobbiamo continuare a puntare: sull’internazionalizzazione dei nostri prodotti e delle nostre aziende. Questa è la strada per far crescere la nostra economia».
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