Asti si candida a Capitale italiana della Cultura 2025

Il dossier a cura di un gruppo di lavoro coordinato da Roberto Daneo

ASTI – L’Amministrazione comunale intende candidare Asti come Città Capitale italiana della Cultura 2025. L’obiettivo rientra in una solida strategia pluriennale, ampia e articolata, che trova il suo fondamento nelle Linee di Mandato amministrativo 2022/2024.

Nel comunicato stampa si legge che “Il riconoscimento dell’alto valore di “identità culturale” attraverso questa Candidatura è un obiettivo che permette di far conoscere tutte le potenzialità della nostra Città in una dimensione di rete extraprovinciale e soprattutto in un’ottica di respiro internazionale”.

 

L’iniziativa “Capitale Italiana della Cultura” nasce nel 2014 e, sulla base di un’apposita procedura di selezione definita con Decreto del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, vede la presentazione di un dossier di candidatura entro il mese di ottobre 2022 con relativo responso entro il mese di marzo 2023 con in palio un contributo di 1 milione di euro.

Per la stesura del Dossier di Candidatura è stato costituito appositamente un gruppo di lavoro all’interno dell’amministrazione comunale coordinato da un direttore di progetto nella persona del dott. Roberto Daneo, professionista astigiano con notevole esperienza in ambito di progettazione culturale, che ha già dato preliminarmente la sua disponibilità.

Vi sarà un approccio integrato finalizzato allo sviluppo di reti collaborative a livello territoriale, su scale diverse: quartieri, Città, periferie, provincia, regione, nazione teso a coinvolgere in un processo di dialogo, confronto e condivisione di indirizzi.

È inoltre intenzione del Comune di Asti adoperarsi affinché lo sviluppo e l’attuazione del progetto, incluse le fasi di monitoraggio e comunicazione, vengano realizzate con la massima professionalità e competenza andando pertanto ad individuare opportunamente, a norma di legge e regolamenti, i soggetti più idonei allo scopo.

Il Dossier di Candidatura deve essere uno strumento operativo di ampio respiro che definisca il programma di sviluppo astigiano come momento di analisi e ricognizione della progettualità culturale del nostro territorio, fortemente finalizzato alla definizione di un “Piano strategico della Cultura” che pianifichi, a prescindere dalla Candidatura stessa,  risorse e responsabilità in un’ottica di valorizzazione, di sviluppo economico e di benessere individuale e collettivo della nostra Città.

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