ASTI – Per poter accedere al Tribunale di Asti è necessario sottoporsi alla “scansione” sotto al portale metal detector controllato da due Guardie Giurate di una Impresa di vigilanza privata affiancate da un Carabiniere del Comando Stazione di Asti.
Tutti, avvocati, pubblico, fornitori, ecc. devono sottostare al controllo necessario per garantire la salvaguardia dei Magistrati, del personale dei vari uffici del Palazzo di giustizia e, soprattutto, a garantire che non si verifichino inconvenienti nelle aule del piano terreno dove giornalmente si celebrano i processi.
Per ovvie ragioni nessun oggetto contundente (ma anche spray urticante, tirapugni, sfollagente ecc.) può entrare nel Palazzo di giustizia; quasi sempre gli oggetti pericolosi sono portati inconsapevolmente dai proprietari i quali ignorano le norme che ne regolano il possesso. Tale attività di controllo talvolta rivela aspetti bizzarri come nel caso del signore sorpreso con un coltello da cucina nel borsello il quale ha riferito al militare dell’Arma: “In caso di appetito improvviso!”.
Dall’inizio dell’anno sono già ben quattro (a fronte di due soli dell’anno precedente) gli episodi di rinvenimento di coltelli segnalati “dall’occhio elettronico” indosso o nelle borse di altrettanti fruitori dei servizi del Palazzo di giustizia e che hanno portato al loro deferimento per porto di oggetti atti ad offendere.
È bene ricordare nella circostanza che, secondo la vigente normativa è vietato portare fuori dalla propria abitazione, senza giustificato motivo, qualunque oggetto che abbia caratteristiche tali da renderlo idoneo a recare offesa altrui.