ASTI – Le Fiamme Gialle astigiane, nei giorni scorsi, all’esito di un’attenta attività di monitoraggio e analisi corroborata da mirati appostamenti, hanno intercettato una pratica commerciale speculativa illecita posta in essere da un astuto imprenditore intento a commercializzare dispositivi sanitari di protezione a prezzi esorbitanti, con conseguente alterazione del mercato dei beni essenziali e dei dispositivi di uso medicale e sanitario.
L’imprenditore, di origine cinese, aveva ritirato un’ingente quantità di mascherine “chirurgiche” acquistate da un fornitore italiano, risultate completamente prive sia del marchio “CE”, nonché in palese violazione delle comunicazioni e autorizzazioni sanitarie previste dal D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, quindi completamente illegali e nocive per la salute.
Tali Dispositivi di Protezione Individuale, non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza, sono stati sequestrati e al titolare dell’attività commerciale è stata irrogata una sanzione amministrativa fino a 36mila euro.
La tempestività dell’intervento delle fiamme gialle ha inibito sul nascere l’intento fraudolento dell’imprenditore, il quale avrebbe rivenduto a inconsapevoli cittadini astigiani, a prezzi esorbitanti, i dispositivi di protezione facciale non idonei né sicuri per proteggersi dall’epidemia virale. Per di più, lo stesso ha confessato ai Finanzieri di aver acquistato l’intera fornitura delle mascherine “in nero”, quindi in evasione delle imposte dovute.
Sono in corso attività investigative finalizzate a ricostruire la filiera di commercializzazione illegale dei dispositivi che conduce al di fuori della Regione Piemonte, allo scopo di individuare ulteriori responsabili delle condotte illecite anche di natura economico-finanziaria.
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