Riceviamo e pubblichiamo
Venerdì scorso, 19 aprile, Asti ha ospitato un incontro organizzato da Fratelli d’Italia dal titolo eloquente: “Lotta agli sbarchi-Operazione Verità” sulla lotta agli sbarchi, promessa e promossa dalla sezione astigiana di Fratelli d’Italia a supporto delle candidature del partito di Giorgia Meloni alle elezioni regionali.
Al tavolo dei relatori sedevano l’on. Marcello Coppo, l’on. Sara Kelany, responsabile del dipartimento immigrazione di Fratelli d’Italia e i candidati Sergio Ebarnabo e Carlotta Accomasso. Moderava il giornalista Piero Mora.
L’incontro ha toccato tutti gli stereotipi tipici e fin troppo conosciuti dei racconti che la destra Italiana fa da tempo: lotta alle ONG, immigrati che spacciano e vanno in giro con telefonini costosi, case popolari tolte ai nostri anziani, quartieri della città sovraffollati da immigrati, il tema della sicurezza e della criminalità, le politiche sempre sbagliate da parte dei governi precedenti.
Gli interventi hanno evidenziato la volontà di non distinguere, di non approfondire, di non voler comprendere ma solo di essere “contro” ogni forma di immigrazione anche contro quegli immigrati da tempo residenti ad Asti e in Italia, famiglie e persone che lavorano e contribuiscono al PIL del paese, che mandano i figli nelle nostre scuole, che hanno una vita sociale e storie di integrazione e condivisione.
Tutte sottolineature che non solo descrivono una realtà che non esiste ma che sono proclami reali contro ogni forma di immigrazione.
Proprio nei giorni immediatamente precedenti, come Rete Welcoming Asti abbiamo promosso un percorso di formazione in “direzione ostinata e contraria”.
Tre incontri rivolti a insegnanti e aperti a tutta la cittadinanza intitolato: “Frontiere”, che ha posato lo sguardo sulla frontiera vista anche come un concetto mentale, interiore, costruito artificialmente da messaggi e da una comunicazione che mira a creare un sentire nell’opinione pubblica basato su slogan e non su dati reali.
Citiamo, fra gli altri relatori, il professor Maurizio Ambrosini, dell’Università di Milano, anche direttore di “Mondi migranti”‘, rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali, che ha dato un quadro interessante del tema dell’immigrazione, spiegando la distanza tra “rappresentazione” e “evidenza statistica” del fenomeno migratorio in Italia: l’immigrazione è stazionaria e non in drammatico aumento come si dice, deriva prevalentemente da motivi familiari e di lavoro e non da richieste di asilo, è un fenomeno prevalentemente femminile, riguardi cristiani più che musulmani, ha un saldo positivo per le casse dello stato, arriva per la maggior parte con mezzi diversi dai barconi… come è importante conoscere per capire!
Welcoming Asti, rete di cittadini e associazioni, è attiva da anni sul territorio astigiano per promuovere non solo una cultura della accoglienza, ma la necessità di approfondire le questioni, di comprendere i fenomeni storici, evitare le semplificazioni facili e brutali, che vendono soluzioni rapide e illusorie per questioni delicate, complesse, dove si parla della carne e del sangue di persone, del futuro delle nuove generazioni, della sostenibilità di un sistema di vita che ci vede sempre più soli, anziani, impauriti, chiusi su noi stessi.
Non abbiamo bisogno di “lotte” contro qualcuno, ma di lottare per… per un cammino comune, per una visione di società dove la comunità sia una rete che non lascia solo nessuno, che promuova la pace, la cura, la condivisione, il rispetto, l’incontro e la conoscenza con l’altro/altra.
Nessuno ha la verità in tasca, questo, semplicemente, è il Paese, il mondo in cui crediamo e che vorremmo, con l’opera serena e positiva di cittadini e istituzioni consapevoli, costruire per le generazioni che verranno.