ASTI – Si è svolta stamattina, alla Sala Coro dell’Archivio di Stato, la cerimonia di chiusura del progetto FAMI Samadhi – Salute e benessere per i migranti, di cui è capofila la Prefettura di Asti, in partenariato con l’Associazione Carretera Central Onlus e l’Ufficio Pastorale Migranti della Diocesi di Asti.
Il progetto, che ha preso avvio nel mese di marzo 2023, è nato con l’intento di promuovere il consolidamento di una rete territoriale capace di offrire servizi volti a migliorare la salute e il benessere psichico dei migranti ospiti nei centri di accoglienza straordinaria siti nella provincia di Asti.
Dopo i saluti della dr.ssa Valentina Pistarino, Direttrice dell’Archivio di Stato, nel suo intervento il Prefetto di Asti Claudio Ventrice ha evidenziato il grande impegno profuso dalla Prefettura nel cercare di accogliere al meglio le vulnerabilità dei migranti ospiti sul nostro territorio, spesso portatori di un pesante bagaglio di sofferenze patite lungo il percorso per arrivare nel nostro Paese.
Nell’occasione, il Prefetto ha espresso grande soddisfazione per il lavoro svolto, evidenziando come tutta la provincia astigiana abbia giovato degli esiti delle sue attività, che hanno potenziato la capacità del territorio di rispondere più efficacemente all’intercettazione del disagio dei migranti accolti nelle strutture di accoglienza, attivando azioni di collaborazione tra soggetti pubblici e privati con il comune obiettivo di mettere al centro la persona con i suoi bisogni e le sue fragilità.
A seguire, il Vescovo della diocesi di Asti Marco Prastaro ha sottolineato le positive ricadute delle attività svolte, auspicando come l’odierno lavoro finale rappresenti solo una tappa di un più ampio percorso da sviluppare in modo congiunto e condiviso tra tutti gli attori della rete territoriale.
Si sono quindi susseguiti gli interventi del Viceprefetto Renzo Remotti, responsabile del progetto, di Settimio Giuseppe Adriano Scarpelli, Presidente di Carretera Central Onlus e di Paolo Maccario dell’Ufficio Pastorale Migranti, che hanno illustrato più nel dettaglio le varie attività sviluppate, tese al rafforzamento della governance territoriale per un’efficiente presa in carico del disagio psichico dei migranti ed al potenziamento delle competenze degli operatori del territorio.
In particolare, il progetto ha visto il coinvolgimento di mediatori culturali, soprattutto di lingua araba e urdu, contemplando un piano di formazione per gli operatori, lo sviluppo di procedure di screening medico/psicologico e il potenziamento degli sportelli d’ascolto, capaci di indirizzare i migranti verso le strutture più idonee per accogliere i loro bisogni.
Di particolare rilievo la costituzione di un’equipe multidisciplinare mobile, composta da un operatore sociale, uno psicologo, un assistente sociale e un antropologo, il cui lavoro ha permesso di far emergere le aree di disagio psico-sociale presenti all’interno dei centri di accoglienza e, più in generale, nel mondo dei richiedenti asilo.
Le azioni messe in campo, individuate anche attraverso un apposito Tavolo di lavoro inter-istituzionale, hanno mirato al rafforzamento delle azioni di indirizzo, intervento e mediazione rispetto alle quali la Prefettura opera sul territorio, implementandone la capacità di collaborazione con gli enti territoriali e del terzo settore
Nel corso dell’evento sono state poi presentate le Linee di indirizzo per il benessere e la salute dei migranti, frutto del lavoro sviluppato nel corso di cinque Tavoli di Lavoro, durante i quali i vari attori hanno realizzato un intenso scambio di conoscenze, competenze e informazioni, contribuendo ad un’analisi approfondita del fenomeno e delle sue specificità sul territorio. Il documento, oltre a costituire l’esito finale del lavoro svolto, contiene suggerimenti e proposte, proponendosi idealmente di continuare il lavoro già tracciato, per conseguire un ulteriore miglioramento della capacità relazionale e comunicativa tra l’utenza straniera e i servizi del territorio, con particolare riguardo a tre aree di intervento, ritenute particolarmente meritevoli di attenzione: disagio psichico e vulnerabilità; tutela della salute e genitorialità e salute madre-bambino.
Al termine della cerimonia, il Prefetto Ventrice ha consegnato gli attestati di partecipazione agli operatori che hanno partecipato al relativo percorso formativo e laboratoriale.