ASTI – Tornano le grandi mostre nella nostra città grazie alla Fondazione Asti Musei. Resta ancora nella “lista dei desideri” quella dedicata a Vincent van Gogh, ma questa mattina è stata presentata alla stampa una vera perla culturale che catturerà l’attenzione degli italiani e dei turisti che verranno qui da tutto il mondo. Perché la mostra “I Macchiaioli. L’avventura dell’arte moderna”, ospitata a Palazzo Mazzetti (corso Vittorio Alfieri 357) dal 19 novembre 2021 al 1° maggio 2022, darà la possibilità di ammirare una raccolta di opere mai esposta prima, in gran parte provenienti dalle più prestigiose collezioni private europee.
Una mostra che presenterà alcuni capolavori dell’arte dell’Ottocento italiano spingendosi fino al Naturalismo.
“Oltre 80 opere – spiega il curatore Tiziano Panconi – di artisti molto conosciuti e artisti altrettanto importanti ma meno famosi. Accanto a capolavori assoluti ci sono infatti opere meno che sorprenderanno più delle altre il visitatore. Si propone qualcosa che non è possibile vedere altrove, una raccolta che si snoda in un percorso ampio”.
Il movimento dei macchiaioli si è formato a Firenze a partire dal 1855-56 e si è risolto intorno al 1866, “ma noi siamo andati molto più avanti rispetto a queste date – continua Panconi – proponendo anche ciò che è successo in Toscana negli anni successivi, con il movimento trasversale che si è sviluppato in tutta Europa, il Naturalismo.
“Ci saranno dunque opere più marcatamente macchiaiole, con artisti che svolgevano un lavoro di sottrazione degli elementi descrittivi, e attraverso i contrasti tra luce e ombra restituivano immagini completamente nuove rispetto alla pittura convenzionale di metà 800. I macchiaioli scendevano per strada per dipingere il vero, una rivoluzione del senso estetico. Volevano cogliere il sentimento che aleggiava nell’aria. Un movimento d’avanguardia, innovatore, legato all’idea del bello. Questa pittura dal vero era diventata intorno agli anni 1875-80 a tutti gli effetti un vero linguaggio nazionale, prendendo il posto della pittura accademica. E dalla Macchia si svilupparono una molteplicità di correnti”, spiega il curatore.
Tra le altre, a Palazzo Mazzetti si potranno ammirare opere quali Mamma con bambino (1866-67) di Silvestro Lega, Tramonto in Maremma (1900-05) di Giovanni Fattori, Bambino al sole (1869) di Giuseppe De Nittis, accanto a Alaide Bantì sulla panchina (1870-75) di Cristiano Bantl, Una visita al mio studio (1872) dí Odoardo Borrani e Signore al pianoforte (1869) di Giovanni Boldini. In mostra, dunque, anche opere a cavallo tra Ottocento e Novecento che raccontano come le conquiste formali e concettuali dei Macchiaioli furono recepite e sviluppate dalle successive generazioni di pittori.
Alla conferenza di stamattina, il presidente della Fondazione Asti Musei Mario Sacco ha accolto oltre al curatore della mostra Tiziano Panconi, il vicepresidente della regione Piemonte Fabio Carosso, il sindaco di Asti Maurizio Rasero, gli assessori Loretta Bologna e Gianfranco Imerito, il vicepresidente della camera di commercio di Alessandria e Asti Renato Goria e Francesca Varca della Provincia di Asti.
La mostra è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, la Regione Piemonte e il Comune di Asti, gode del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, è organizzata da Arthemisia, con la collaborazione del Museoarchives Giovanni Boldini Macchiaioli di Pistoia e vede come sponsor Gruppo Cassa di Risparmio di Asti.
Orari e info
I Macchiaioli. L’avventura dell’arte moderna
19 novembre 2021 – 1° maggio 2022
Palazzo Mazzetti, corso Vittorio Alfieri 357
Martedì – domenica 10-19 (la biglietteria chiude un’ora prima), lunedì chiuso
Tel: 0141-530403
www.museidiasti.com, info@fondazioneastimusei.it