Asti, grande interesse e partecipazione di pubblico per la presentazione del libro sui fratelli Gino e Piero Valenzano

ASTI – Ottima riuscita per la presentazione del volume “Gino e Piero Valenzano. Due gentlemen driver torinesi da Mauthausen a Le Mans” (Ed. Il Cammello). La serata, organizzata nei giorni scorsi dal Club Auto e Moto d’Epoca Astigiano (C.A.M.E.A.) e dal Rotary Club Asti, nella “sala dei mattoni” messa a disposizione dalla Banca di Asti, ha voluto onorare la memoria dei fratelli Valenzano, piloti torinesi assurti alle cronache sportive automobilistiche nazionali degli anni ’50, molto legati al territorio astigiano.

La famiglia, infatti, aveva legami di parentela con il Maresciallo Badoglio e gestiva alcune attività nel nostro capoluogo. L’autore del volume Giorgio Tessore (genero di Gino) e Ninetto Valenzano (figlio di Piero) hanno illustrato in modo coinvolgente come due giovani, sopravvissuti alla tragedia della deportazione a Mauthausen perché “colpevoli” agli occhi dei nazisti di essere parenti di Badoglio, abbiano intrapreso nel frizzante dopoguerra la carriera di piloti nelle corse automobilistiche. Carriera tristemente interrotta dalla tragica scomparsa di Piero nel 1955 durante una gara, tragedia che indusse il fratello Gino ad abbandonare le competizioni automobilistiche.

Da sinistra Fabio Gaiotto, Esmeralda Masseroni, Ninetto Valenzano, Maurizio Mela, Giorgio Tessore

In Piazza Libertà era esposta una splendida Lancia Aprilia del 1948 appartenuta a Gino Valenzano attorniata dalle vetture del Club C.A.M.E.A., che il giorno seguente sono partite per la X Rievocazione Storica della “Asti-Sanremo” grande classica di regolarità che si svolgeva negli anni ’50 e ‘60 del Novecento.

Nel corso della serata sono intervenuti anche Esmeralda Masseroni, prefetto incoming del Rotary Club, e Fabio Gaiotto, presidente C.A.M.E.A., i quali hanno sottolineato come il volume sui due piloti piemontesi presenti uno spaccato di storia non solo astigiana ma italiana, dal fascismo alla riconquistata libertà, attraverso le vicissitudini, sia tragiche che esaltanti, dei due intraprendenti fratelli Valenzano.

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