Le indagini erano nate sul finire del 2021, a seguito del monitoraggio di numerose cessioni di cocaina, nel centro di Asti, da parte di Isuf Hadaj, cittadino albanese 51enne. L’uomo spacciava a qualsiasi ora del giorno e della notte, dalla finestra della propria abitazione, durante le cene famigliari in diversi locali cittadini, e in altri snodi principali della città, tra cui corso Torino e il Parco della Resistenza.
Un’attività dallo stesso definita come vero e proprio “lavoro”: nel corso dell’inchiesta sono state monitorate circa 1500 dosi di cocaina (circa 3kg), per un valore sul mercato di circa 280.000 euro, circa 100 euro al grammo. Diverse cessioni avvenivano persino nei pressi di alcune scuole cittadine primarie e secondarie, anche utilizzando particolari accorgimenti, come utilizzare diverse auto o nascondere la cocaina da rivendere in scatole dei medicinali.
Gli altri due arrestati sono Davide Battiston, classe ’78 (arrestato in carcere) e Fabiola Ghiotti, classe ’94 (sottoposta ai domiciliari), emersi in quanto acquirenti di cocaina presso Hadaj, acquisti finalizzati alla successiva rivendita sulla piazza astigiana, per un quantitativo di circa 2 etti, per un valore di circa 20.000 euro.
Gli altri soggetti denunciati sono 4 albanesi e 3 italiani, che si sono evidenziati anch’essi nel corso delle indagini in qualità di presunti spacciatori di cocaina, particolarmente attivi, pur smerciando quantitativi minori.
Infine è stato altresì denunciato uno dei clienti di Hadaj, in quanto gravemente indiziato di aver pagato la cocaina attraverso il furto di attrezzi edili di particolare valore, circa 10.000 euro.
Inoltre è stato sequestrato, nel territorio di Antignano, un immobile con relativi terreni, acquistati attraverso i proventi illeciti dell’attività di spaccio.
Nel corso delle numerose perquisizioni delegate dalla Procura, sono stati sequestrati anche assegni per un valore di 11.000 euro, cocaina pronta allo smercio e 12.000 euro provento dello spaccio. Circostanza durante la quale, uno degli indagati, Nikolin Preci, classe 1990, è stato arrestato in flagranza di reato poiché trovato in possesso di 28 “palline” di cocaina pronte alla vendita e 12.000 euro contanti.
Indagini in corso.