ASTI – La Squadra Mobile della polizia di Asti ha arrestato F. P. (classe ’75) e M. DR. (classe ’69), indagati per la commissione, in concorso tra loro, di due furti di biciclette e un furto in abitazione, nonché, solo per l’uomo di 46 anni, anche del furto di un PC all’interno di un’associazione cittadina.
Gli investigatori della Sezione reati contro il Patrimonio si sono attivati a fine settembre, dopo che la madre di un minore si era presentata in Questura di Asti per denunciare il furto della bici del figlio nei pressi dell’istituto scolastico da lui frequentato. Allo stesso modo, gli investigatori hanno raccolto ogni elemento utile per individuare i responsabili del furto di un Pc commesso all’interno di un’associazione.
Qualche giorno dopo un’ennesima denuncia per il furto di due biciclette, del valore complessivo di 5.000 euro; in questo caso, gli autori si erano intrufolati all’interno di un cortile aziendale e avevano infranto il finestrino dell’autovettura dove erano custodite. Qualche settimana dopo è stata raccolta un’altra denuncia per un furto di beni all’interno di un’abitazione (tra cui due televisori, un pc e alcuni monili), in cui i soggetti erano entrati usando le chiavi di accesso della porta blindata lasciate all’interno di un autoveicolo.
Nel corso del primo episodio, i due sono stati immortalati dalle telecamere di videosorveglianza proprio mentre uno svolge il ruolo di “palo” e l’altro, con l’aiuto di un grosso tronchese, taglia la catena di una bicicletta, dandosi poi alla fuga con la bicicletta stessa. Nel secondo episodio il 46enne ha operato in autonomia, introducendosi all’interno della sede di un’associazione e sottraendo un Pc portatile. Durante il terzo episodio, sempre grazie all’attenta analisi delle immagini di videosorveglianza, i due sono stati immortalati all’atto di entrare all’interno del cortile di un’azienda, uscendone poi dopo qualche minuto in sella a due biciclette. Nel corso del quarto furto commesso in abitazione, i due individui sono stati nuovamente immortalati dalle telecamere dei proprietari di casa, proprio mentre entrano all’interno.
Grazie alle perquisizioni a carico degli indagati, sono state individuate alcune chiavi di proprietà delle vittime, nonché il libretto di circolazione dell’auto di queste ultime.
Il G.i.p. ha concesso l’applicazione della custodia cautelare in carcere, pertanto i due sono stati accompagnati alla Casa di Reclusione di Asti.