Per il gruppo di lavoro, il 2024 si è aperto con impegni di notevole portata. Il più significativo al momento è rappresentato dal cambio di sede, che a conclusione di un percorso consentirà di vedere riuniti in un unico prestigioso luogo l’Archivio, la Biblioteca e gli uffici operativi.
“Siamo al quarto cambio di sede in venti anni – continua Cerrato -. Nata in via Bonzanigo, trasferita in piazza Roma e poi in via Carducci (con Biblioteca presso il Polo Universitario UniAstiss e Archivio presso l’Archivio di Stato di Asti), ora la Fondazione Giovanni Goria approda in piazza San Martino, nell’ex convento dei Padri Barnabiti”.
L’idea di base è quella di creare un luogo di incontro e di scambio: un luogo per il territorio, aperto a nuove realtà e a nuove persone.
“Il ventesimo compleanno sarà festeggiato non come un punto di arrivo, bensì come una nuova partenza verso nuovi obiettivi di progettazione culturale, di approfondimento e di ricerca, consolidando collaborazioni ormai storiche e offrendo maggiori possibilità a studenti e ricercatori, che potranno usufruire dei materiali bibliografici e di archivio, che vorremmo continuare ad ampliare. Per ora siamo in pieno trasloco. Abbiamo spostato tredicimila libri, ma siamo solo all’inizio. Un film famoso di Massimo Troisi si intitolava ‘Ricomincio da tre’. Noi ricominciamo da venti”, conclude il segretario generale.