ASTI – I Consiglieri Comunali Mario Malandrone, Vittoria Briccarello, Mauro Bosia e Gianfranco Miroglio hanno presentato un’interrogazione a sindaco e assessori competenti in merito all’imminente (dal 3 luglio) spostamento del mercato da Piazza Alfieri a Piazza del Palio.
“Negli ultimi mesi – dicono i consiglieri – la decisione dell’Amministrazione Comunale di spostare il mercato settimanale da Piazza Alfieri a Piazza del Palio ha suscitato un ampio dibattito pubblico. La mancanza di trasparenza e di adeguate spiegazioni ha portato a un crescente malcontento tra i commercianti e i cittadini. Numerose sono state le manifestazioni di dissenso, tra cui proteste, raccolte firme e proposte alternative da parte dei commercianti e dei cittadini. Nonostante ciò, l’Amministrazione ha deciso di procedere con lo spostamento senza tenere in adeguata considerazione le preoccupazioni sollevate”.
E aggiungono: “Il mercato di Piazza Alfieri rappresenta una parte integrante del paesaggio urbano e culturale della città. Il suo spostamento rischia di snaturare l’immagine storica della piazza, conosciuta per essere un punto di aggregazione proprio nei giorni di mercato”.
Secondo i consiglieri, la nuova collocazione in Piazza del Palio presenta una serie di criticità logistiche non ancora risolte: “Non sono stati apportati miglioramenti strutturali necessari per garantire uno spazio sicuro e funzionale per i commercianti e i clienti. La sistemazione in Piazza del Palio era annunciata con il supporto di svariati servizi, come un ‘esempio virtuoso di mercato’. Ma di fatto si sono solo dipinti gli stalli, i servizi igienici sono in stato pietoso e nessun servizio è stato dato al mercato unificato. Un progetto che non è mai esistito quindi”.
“Le preoccupazioni riguardano la distanza tra banchi alimentari e di vestiario, la presenza di colonnine elettriche e di fonti d’acqua, e la gestione delle bombole a GPL in prossimità di caditoie e tombini. Lo spostamento del mercato potrebbe portare a un impoverimento dell’area commerciale di Piazza Alfieri. La nuova disposizione in Piazza del Palio potrebbe aggravare la mancanza di parcheggi per pendolari e clienti del mercato”.
In merito al ricorso al TAR, dicono: “Il TAR ha dichiarato non ammissibile la sospensiva presentata dai mercatali non per una questione di sostanza ma di forma”.
Le domande dei consiglieri
Quali sono le motivazioni specifiche che hanno portato alla decisione di spostare il mercato da Piazza Alfieri a Piazza del Palio?
Quali altri usi (oltre a Palio e Asti Musica) sono previsti per Piazza Alfieri che giustificano questa scelta?
È stata condotta una valutazione approfondita dell’impatto dello spostamento sulla comunità locale e sugli esercenti? Quali studi o analisi sono stati realizzati a supporto di questa decisione? In che misura sono state considerate le proposte alternative presentate dai mercatali?
Sono previsti interventi per migliorare la sicurezza e la funzionalità di Piazza del Palio prima dello spostamento del mercato? In caso affermativo, quali sono gli interventi specifici e i tempi previsti per la loro realizzazione?
Come si intende risolvere la mancanza di servizi igienici e di altre infrastrutture essenziali nella nuova location?
Sono state previste installazioni di colonnine elettriche e fonti d’acqua adeguate per soddisfare le esigenze degli esercenti?
Come verrà garantita la sicurezza dei commercianti che utilizzano bombole a GPL, considerando la presenza di caditoie e tombini nella nuova piazza?
Come si prevede di gestire la questione degli orari di chiusura del mercato e l’accessibilità per gli operatori alimentari e ortofrutticoli che devono lasciare l’area entro le 15:30?
Quali soluzioni sono state predisposte per risolvere la questione della mancanza di parcheggi per pendolari e clienti del mercato?
Perché la decisione dello spostamento del mercato è stata presa nonostante il parere contrario della Commissione?
Risposta del TAR: come intende l’Amministrazione rispondere alle problematiche legali sollevate dai mercatali, considerando che la sospensiva è stata dichiarata non ammissibile per una questione di forma e non di sostanza?
Esiste un piano di monitoraggio per valutare l’efficacia dello spostamento del mercato e l’impatto sulle attività commerciali e sui cittadini?
Quali indicatori verranno utilizzati per misurare il successo o i problemi derivanti da questa decisione?
Sono previste misure di supporto per i commercianti che potrebbero subire perdite economiche a causa dello spostamento?
Quali azioni concrete intende intraprendere l’Amministrazione per mitigare gli eventuali impatti negativi?
Sono stati esaminati casi di altre città che hanno effettuato simili spostamenti di mercati? Quali lezioni sono state apprese da tali esperienze e come sono state integrate nella decisione di spostare il mercato di Asti?