ASTI – I consiglieri comunali Mario Malandrone (Ambiente Asti), Vittoria Briccarello e Mauro Bosia (Uniti si può) hanno presentato un’interrogazione sul centro diurno della Casa di Riposo Città di Asti.
Dicono i consiglieri: “Tre cose abbiamo chiesto dopo il disastro: la garanzia dei lavoratori, la strada è lunga, anche se i comunicati sono trionfanti; risposte per il centro diurno e il futuro per il dormitorio appeso a un filo”. E ancora: “Sarebbe opportuno dire che chi aveva responsabilità politiche ha fallito nella previsione degli effetti e sui tempi. E non può essere una scusa la celere fine della Casa di riposo perché era nell’aria e si è dormito su alcuni servizi all’interno, in particolare sul Centro Diurno”.
I consiglieri di minoranza aggiungono: “Davvero nessuno in Asl (con cui il centro diurno è convenzionato), tra i nostri amministratori ha pensato a un piano B? La questione del centro diurno era da affrontare e va affrontata velocemente. Il rimpallo istituzionale è insopportabile, ci si rimpalla la responsabilità”.
“Nonostante sia un servizio unico in città, l’Asl indica il Comune come soggetto che dovrebbe risolvere il problema, il Comune abbozza una risposta insufficiente. Alle famiglie, ai lavoratori, ai pazienti va tutta la nostra solidarietà, perché stanno sopperendo a ciò che chi sarebbe responsabile di fare non sta facendo. Ci sarà pure qualcuno in Asl, tra gli amministratori del Comune, che prende in carico la questione?”, concludono i consiglieri.