ASTI – Il personale della 4ª Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Asti, nell’ambito dei consueti servizi svolti nei pressi della stazione ferroviaria, finalizzati a contrastare i reati predatori e di spaccio di sostanze stupefacenti, ha fermato il cittadino nigeriano O.J.M., di anni 41.
L’uomo era già conosciuto agli investigatori, in quanto era stato arrestato il 17 febbraio dello scorso anno, sempre in stazione cui era giunto da Torino, con 48 ovuli di cocaina nascosti in una cucitura appositamente creata all’interno dei pantaloni indossati.
Saputo del suo arrivo in città, gli investigatori lo hanno sottoposto a un controllo con l’ausilio della Polizia Ferroviaria.
L’uomo ha tentato di scappare e disfarsi del contenuto che portava nella tasca dei pantaloni, sferrando una testata al volto di un operatore, mentre un altro è stato raggiunto da un violento calcio.
Dopo averlo immobilizzato, i poliziotti gli hanno trovato in tasca un pacchetto di fazzoletti usa e getta, al cui interno erano nascosti 31 ovuli di cocaina a forma di paracadute, pronti a essere venduti ai consumatori astigiani, oltre ad alcuni biglietti del servizio ferroviario metropolitano torinese.
Il cittadino nigeriano ha detto di essere ospite di amici nel torinese, ma non ha fornito alcuna generalità dei soggetti o dettaglio sull’abitazione, quindi è stato considerato senza fissa dimora.
Inoltre, è risultato titolare di un permesso di soggiorno per motivi di richiesta asilo, rilasciato nel 2015 e scaduto nel 2016. L’uomo è stato altresì espulso dal Prefetto di Asti nel 2016 e raggiunto dall’Ordine del Questore di Asti a lasciare il territorio nazionale; è stato arrestato quattro volte in flagranza del reato di spaccio di stupefacenti, con due condanne già emesse a suo carico, anche denunciato a piede libero in un’altra occasione sempre per il reato di spaccio di stupefacenti.
Considerati i suoi precedenti penali e il fatto che non avesse una fissa dimora, gli investigatori lo hanno dunque arrestato sia per la detenzione della sostanza stupefacente sia per la resistenza a pubblico ufficiale, e lo hanno indagato anche per le lesioni che procurava ai poliziotti e per non aver ottemperato all’Ordine del Questore di Asti di lasciare il territorio nazionale.
Su richiesta del Pubblico Ministero Laura Deodato, l’uomo è stato associato al carcere di Quarto.