ASTI – Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria e la Squadra Mobile di Asti, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dal Giudice per le indagini preliminari al Tribunale della Provincia, con cui sono state disposte sei misure cautelari in carcere, per spaccio di sostanze stupefacenti, nei confronti di cittadini italiani, residenti nel quartiere Praia.
Quattordici le perquisizioni emesse dalla Procura della Repubblica di Asti, in altrettante abitazioni del citato quartiere, alla ricerca di sostanze stupefacenti o beni comunque collegati al reato di spaccio di stupefacenti.
L’intervento ha visto il dispiegamento di una forza pari ad oltre 70 tra Poliziotti e Finanzieri, con l’ausilio della Squadra Mobile di Torino, del Reparto Prevenzione Crimine di Torino, delle unità cinofile delle Questure di Torino e di Genova, nonché del Comando Provinciale di Torino e da un elicottero della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Venegono (VA) abilitato al sorvolo di aree urbane per supportare l’azione di polizia a terra.
L’Operazione “Linus” nasce da una precedente attività investigativa a contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, condotta sempre in sinergia tra la Questura e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Asti, che dall’ascolto delle conversazioni su un’utenza intercettata, in uso a un indagato, aveva fatto emergere frequenti contatti tra questo e un spacciatore per l’acquisto di sostanza stupefacente.
L’ulteriore sviluppo investigativo, svolto anche attraverso attività tipiche di polizia giudiziaria e plurime investigazioni di natura tecnica di tipo complesso, in considerazione del territorio urbano in cui si è dovuto operare, permetteva a Polizia e Guardia di Finanza di ricostruire oltre 100 cessioni di cocaina nel periodo da febbraio a giugno 2021, tutte operate da un gruppo di soggetti residenti nel quartiere Praia di Asti.
Le consegne tracciate dall’Operazione “Linus 2021” della sostanza stupefacente avvenivano a “domicilio” e in particolare gli arrestati passavano presso le abitazioni dei singoli assuntori al fine di raccogliere le richieste e di conseguenza le somme necessarie per l’acquisto delle sostanze, per poi provvedere alla consegna della droga.
Lo spaccio era considerato come qualsiasi attività “normale”, tanto che uno degli indagati, in alcune occasioni, pare abbia ceduto la sostanza stupefacente in compagnia di suo figlio, minore di 9 anni, che in un caso avvisava addirittura il padre della presenza delle Forze dell’Ordine.
Nel corso delle operazioni svolte stamane sono stati sottoposti a sequestro anche 48,26 grammi di cocaina, 167,04 grammi di hashish, 9,6 grammi di marijuana, 5.555 euro in contanti, 1 tirapugni con coltello, 1 tagliarino lama 5 cm, 1 scacciacani, 1 carabina aria compressa, 2 pistole (calibro da accertare), 1 caricatore da 7 colpi con relative cartucce calibro 7,65; 50 proiettili calibro 9X21; 2 bilancini elettronici che hanno condotto alla ulteriore denuncia a piede libero nei confronti di 8 soggetti già attinti dai provvedimenti eseguiti.
L’attività descritta testimonia, ancora una volta, l’impegno profuso quotidianamente dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato, al servizio della collettività, anche e soprattutto rispetto a fenomeni di così grave allarme sociale come il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti.