Il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio/Salviamo il Paesaggio – una Rete nazionale nata nel 2011 e costituita da oltre 1.000 organizzazioni e da decine di migliaia di singoli aderenti individuali (www.salviamoilpaesaggio.it) – ha inviato una lettera ai vertici responsabili di Lidl Italia srl per una richiesta urgente.
Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori nell’area della città di Asti tra corso Savona e via Lungo Tanaro dei Pescatori, dove prenderà forma una nuova media struttura di vendita alimentare della catena Lidl.
I lavori hanno innanzitutto interessato la demolizione dell’ex mulino Valente, un elevato e ormai degradato edificio che da circa 80 anni fungeva da simbolo di riconoscimento per quanti giungessero ad Asti da corso Savona.
“In tutta onestà – scrive Alessandro Mortarino, Coordinatore nazionale del Forum Salviamo il Paesaggio – vogliamo ribadire che avremmo preferito che questa testimonianza del lavoro e dell’intraprendenza cittadina potesse raccogliere migliori attenzioni rispetto all’abbattimento drastico, ma comprendendo difficoltà e costi abbiamo evitato di perorare una causa alternativa.
Abbiamo ora compreso che un’altra drastica operazione riguarderà, a breve, anche i vecchi platani posti nell’area di cantiere in prossimità con la sponda del fiume Tanaro; si parla del loro abbattimento: un’azione che riteniamo profondamente contraria ad ogni logica ecosistemica”.
E ancora: “Crediamo sia superfluo ricordarvi il ruolo fondamentale degli alberi nel contrastare il cambiamento climatico e l’inquinamento atmosferico (criticità particolarmente grave per la città di Asti e per la salute dei suoi residenti), ancora più evidente considerando età e dimensioni degli esemplari arborei presenti da decenni e le particolari caratteristiche dei platani nel sequestrare il carbonio e gli inquinanti dall’aria, come suggerito anche dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dal Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Economia Agraria (CREA) in uno studio pubblicato recentemente su Nature (https://www.nature.com/articles/d43978-023-00029-4?fbclid=IwAR3pv7WpIXY0Ck5iz1G6N6NeEV_rrDtLmqf3H8XJrmtet8besjfNJynY69M)”.
“Aggiungiamo, inoltre, che la normativa UE a difesa della biodiversità (la legge sul Ripristino della natura, uno dei pilastri del Green Deal), è entrata in vigore pochi giorni fa, il 18 agosto, e chiede a tutti gli Stati Membri l’impegno di piantare entro il 2030 almeno tre miliardi di alberi di aggiuntivi: un orientamento molto chiaro che nessuno – pubblico o privato – può permettersi di ignorare. E questo non significa, ovviamente, abbattere esemplari adulti già esistenti “compensandoli” con giovani piante di nuovo impianto”.
Il Forum Salviamo il Paesaggio chiede pertanto che venga riconsiderato il progetto edilizio della Lidl e di provvedere ad un intervento che tuteli e conservi intatte le presenze dei preziosi e caratteristici platani, “in piena armonia con quanto la Vostra società afferma da anni e compare tra
gli asset declamati nel Vostro sito web: Per noi di Lidl, assumersi la responsabilità significa cercare risposte alle domande che ci pone il futuro del nostro pianeta, soprattutto quando le nostre azioni hanno delle conseguenze sull’ambiente. “Sulla via del domani” significa assumersi la propria responsabilità. Questo pensiero guida ci spinge ad adempiere ogni giorno alla nostra promessa di qualità, orientando le nostre azioni al futuro, tenendo conto dell’intera catena del valore. Un futuro che si concilia con l’ambiente, che mette la persona al centro delle nostre attività e che contribuisce a un consumo più sostenibile. La nostra visione punta a offrire un assortimento responsabile al miglior prezzo. Il nostro approccio si articola in tre dimensioni: “Fa bene al pianeta”, “Fa bene alle
persone” e “Fa bene a te”. Con le nostre sei aree strategiche “rispettare la biodiversità”, “tutelare il clima”, “conservare le risorse”, “agire in modo equo”, “promuovere la salute” e “essere aperti al dialogo” mettiamo in pratica questa promessa già da oggi, in modo serio e trasparente”.