Asti, approvata la delibera posizionamento dehor

ASTI – Il 26 aprile gli esercenti somministrazione potranno riaprire, ma solo in spazi all’aperto. Pertanto, l’Amministrazione comunale si è adoperata per trovare soluzioni per una procedura snella al fine di poter far lavorare chi ha subito gli obblighi di chiusura forzata imposti dal Governo a causa del covid-19.

Il percorso da seguire è sul sito del comune di Asti dove è possibile trovare il modello di richiesta autorizzazione dehor: https://www.pa-online.it/GisMasterWebS/SU/SU.aspx?IdCliente=005005&IdSU=Sue&IdPage=Mod

Si deve scorrere la pagina fino alla voce : Occupazione suolo pubblico.

“Comunicazione di nuova installazione temporanea o di rinnovo temporaneo dehors esistente presso esercizi di somministrazione alimenti e bevande”

Se si ha lo spid  scegliere il file editabile (modello online) che consegnerà direttamente la domanda.

altrimenti selezionare  il modello pdf che sarà da compilare e inviare via pec al seguente indirizzo: protocollo.comuneasti@pec.it

La Giunta Rasero, su proposta del Vicesindaco Marcello Coppo, ha inoltre approvato una delibera che consente, a chi ha preventivamente presentato domanda di occupazione suolo pubblico, di poter subito posizionare il dehor.

Le caratteristiche dei dehor dovranno essere conformi a quanto prevede il regolamento comunale e dovrà comunque rispettare gli obblighi di legge sia in termini di sicurezza che di rispetto del codice della strada.

L’amministrazione comunale inoltre è al lavoro per far sì di esentare il costo dell’occupazione suolo, anche nel caso in cui il Governo non proroghi tale provvedimento, sino al 31 dicembre 2021  e di scontare (per quanto nelle sue possibilità) la tassa rifiuti giornaliera.

“Siamo dalla parte di chi ha subito più di tanti le conseguenze di provvedimenti restrittivi della libertà economica – ha detto il sindaco Rasero – e stiamo impegnandoci al massimo per evitare rallentamenti burocratici, prima il lavoro in sicurezza e salute”.

Il vicesindaco Marcello Coppo ha aggiunto: “L’emergenza ora è quella economica e sociale e tale aspetto deve essere tenuto maggiormente in considerazione dal Governo quando  mette in campo restrizioni agli operatori economici, specialmente nei casi in cui sfugge la logica con cui vengono presi. Il Comune di Asti ha messo in campo tutte le sue energie affinché non venga perso neanche più un giorno di lavoro delle partite iva, sino ad ora obbligate a chiudere, pur volendo lavorare in sicurezza”.

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