ASTI – Questa mattina 5 giugno, al Comando Provinciale dei Carabinieri di Asti si è celebrato il 209° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
“Oggi celebriamo il 209° Anniversario del conferimento della prima Medaglia d’oro al Valor Militare alla bandiera dell’Arma dei Carabinieri per la sua partecipazione alla 1ª Guerra Mondiale per ‘le innumerevoli prove di tenace attaccamento al dovere e di fulgido eroismo’ – ha detto il Comandante provinciale Colonnello Paolo Lando -. Più di due secoli che hanno visto i Carabinieri di ieri e di oggi, uomini e, più recentemente, donne, di ogni ordine e grado, vestire questa gloriosa uniforme ispirando la loro quotidiana attività ai medesimi valori: il servizio, il sacrificio, la vicinanza ai più deboli ed oppressi, la salvaguardia degli indifesi. Una vigile e rassicurante presenza che ha accompagnato il Popolo Italiano indistintamente dalle vette delle nostre meravigliose Alpi alle più piccole isole, dalle grandi città metropolitane ai minuscoli Comuni delle più remote province italiane”.
L’intervento si è concluso con un video del Cav. Renato Quaglia, l’ultimo Carabiniere Reale vivente, classe 1918, che il 25 aprile di quest’anno ha spento 105 candeline, che ha voluto rivolgere a tutti i Carabinieri in servizio il suo personale augurio.
Nell’occasione, il Comandante provinciale Colonnello Paolo Lando ha consegnato 15 onorificenze ai carabinieri che si sono distinti, tracciato un bilancio dell’attività svolta e illustrato i risultati conseguiti dall’Arma astigiana nell’anno appena trascorso, anche confrontandoli con l’andamento dei delitti nell’analogo periodo precedente.
Per quanto riguarda il numero complessivo dei reati commessi in Provincia di Asti, dai dati raccolti emerge una certa flessione (- 1,63 %) dei fenomeni criminosi denunciati alle Forze di Polizia, in linea con i dati degli ultimi anni. I Carabinieri della Provincia, in particolare le Stazioni capillarmente distribuite sul territorio, sono in prima linea nel ricevere le denunce da parte dalla popolazione (81,29 % sul numero complessivo di tutti reati denunciati), accanto a ciò vi è la presenza costante di servizi perlustrativi e preventivi sul territorio, con un numero complessivo di controlli effettuati corrispondente a 66.111 mezzi, persone e attività economiche controllate, con un incremento pari a 1,03%. Ciò è stato possibile grazie all’arrivo di ben 51 carabinieri neo assegnati e ad una razionalizzazione della manovra preventiva su tutto il territorio provinciale, privilegiando le aree più isolate.
Sempre nell’ambito dell’analisi dei dati numerici, ci si vuole soffermare sulla categoria delle truffe in genere, diminuite del 49,04%, grazie alle attività preventive e repressive poste in campo dai Carabinieri astigiani. Sicuramente la vicinanza agli anziani, potenziali vittime di questi odiosi reati, con numerosissimi incontri informativi (in totale 83 incontri) presso i luoghi di aggregazione comunali e parrocchiali posti in essere dai militari delle tre Compagnie astigiane, l’adeguamento dei servizi perlustrativi preventivi, in particolare quelli “cascina per cascina” utili a raggiungere anche le realtà abitative più isolate, e il potenziamento delle attività investigative nello specifico settore, ha permesso di raggiungere questo notevole risultato.
A febbraio i Carabinieri della Compagnia di Canelli hanno arrestato in esecuzione di ordini di custodia cautelare i due autori di una truffa ai danni di un anziano di quel centro, convinto telefonicamente dai due a consegnare circa 30.000 euro per coprire le presunte spese legali per un sinistro stradale inesistente in cui sostenevano essere coinvolto il nipote della vittima del raggiro. A maggio a Carmagnola (TO) e ad Asti, con due operazioni in rapida successione, i militari del Nucleo Investigativo hanno arrestato dieci persone, destinatarie di altrettanti ordini di custodia cautelare, dedite alle truffe agli anziani con il metodo del “finto addetto all’acquedotto”. Le due indagini hanno permesso di individuare ed assicurare alla Giustizia i componenti di due bande, distinte e non collegate tra loro, dedite alla commissione di furti e rapine ai danni di persone che per l’età avanzata sono più vulnerabili, colpendo non solo l’Astigiano, ma spaziando nei paesi medio piccoli di Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. Particolarmente rilevante, da un punto di vista giuridico e di entità della pena, è stato il fatto di aver contestato ad entrambi i sodalizzi il reato di rapina in 22 casi sui 32 per cui si è proceduto. La configurazione come rapine della gran parte delle truffe agli anziani, titolo di reato più corretto da un punto di vista giuridico, ha comportato un aumento percentuale di tale tipologia di reato in Provincia (+66,67%), dato controbilanciato, però, dal numero di reati scoperti (+70%) mediante l’identificazione degli autori stessi e la successiva loro denuncia e arresto.
L’attività di contrasto alle truffe non avviene solo nei confronti di quelle che vedono come vittime gli anziani, ma spazia in diversi settori economici, numerose sono le denunce nei confronti di coloro che raggirano gli acquirenti di beni e servizi online. In particolare all’inizio di marzo i Carabinieri di Canelli hanno arrestato due torinesi che avevano ordinato del vino ad un imprenditore di san Marzano Oliveto. Le bottiglie dovevano essere consegnate in due distinte località del capoluogo piemontese con il pagamento nel luogo dell’ultima consegna. L’intenzione dei truffatori era quella di prelevare quanto consegnato al primo appuntamento, la parte più consistente dell’ordine, e non presentarsi al secondo per saldare il dovuto, ma i militari di Canelli, allertati dall’imprenditore insospettito dalle insolite modalità dell’ordinativo, riuscivano a rintracciarli, trarli in arresto e recuperare tutto il vino. Le successive indagini permettevano di scoprire che tale modalità di truffa non era stata attuata una sola volta in Provincia, ma analoghi casi venivano riscontrati nel torinese, nell’alessandrino e nel cuneese, pertanto i due arrestati venivano denunciati anche per altri 27 episodi.
Per quanto riguarda la situazione dei reati predatori, nell’astigiano si è verificato un leggero aumento di quelli in abitazione (+1,3%) e in esercizi commerciali (+2,7%) a fronte, però, di un netto aumento dei reati scoperti in particolare degli arresti in flagranza degli autori di furti in casa. Ricordiamo proprio nei giorni scorsi l’arresto, operato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Asti, in flagranza di reato di tre stranieri che si erano introdotti in una cascina di Castello D’Annone.
Più complessa è stata l’indagine condotta dalla compagnia di Villanova D’Asti nei confronti degli autori di furti presso gli apparati automatici delle fototessere self-service e i distributori di acqua potabile. L’attività svolta dai militari permetteva di individuare i due ladri, un uomo ed una donna torinesi d’origine, ma domiciliati nella zona di San Damiano, attribuire loro 47 furti aggravati commessi in varie Province da Asti fino a Verona e arrestarli, a gennaio, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare. I due ladri, oltre a scassinare le gettoniere dei degli apparati automatici rendendoli così inservibili, non disdegnavano di saccheggiare le cassette delle offerte dei fedeli penetrando nelle chiese incontrate durante le loro scorribande nel Nord Italia.
Continuano le attività di restituzione della refurtiva recuperata nel corso dell’operazione che, a febbraio scorso, aveva portato all’arresto, da parte del Nucleo Investigativo di Asti, dei nove partecipanti ad un’associazione criminale dedita al riciclaggio in Svizzera dei proventi di furti e truffe commessi nel nord Italia. Ad oggi, a seguito della pubblicazione sul sito dell’Arma dei Carabinieri delle foto di quasi la totalità dei 37 chili di preziosi rinvenuti, sono stati effettuati più di cento incontri con altrettante vittime di tali reati con la restituzione di molti beni trafugati.
L’attenzione e la particolare tutela delle fasce più deboli della popolazione non si limita agli anziani, i Carabinieri astigiani, nel periodo in esame, hanno dedicato grande attenzione alle vittime delle violenze di genere ed ai giovani. Per quanto riguarda la prima problematica, l’Arma è intervenuta nel settore dei maltrattamenti in famiglia e negli atti persecutori, attivandosi fin da subito al presentarsi delle prime manifestazioni di queste condotte anche per evitare ulteriori e più gravi conseguenze. I reati legati alla violenza di genere si sono manifestati in numero grossomodo costante rispetto all’analogo periodo 2021/2022, confermando, comunque, una consistenza numerica maggiore rispetto agli anni pre-pandemia. In questo delicato settore, va, inoltre, rimarcata la piena sinergia tra i Carabinieri e le istituzioni che operano nel settore della violenza di genere, cooperazione che ha certamente contribuito ad un efficace azione dell’Arma sia in via preventiva che in fase repressiva. In particolare si ricorda la distribuzione del “kit della dignità” ad ognuna delle 26 Stazioni Carabinieri del territorio astigiano. Tale strumento, contenente generi per l’igiene e capi di abbigliamento, è stato predisposto e finanziato dal Centro Antiviolenza “Orecchio di Venere” della Croce Rossa del Comitato di Asti, per assistere nell’immediatezza dei fatti le donne vittime di violenza e far fronte alle loro prime necessità.
Anche in relazione ai giovani, il Comando Provinciale di Asti ha operato con impegno sia in funzione preventiva che repressiva. Per il primo aspetto i Carabinieri delle tre Compagnie hanno effettuato 21 incontri presso vari istituti scolastici della Provincia, confrontandosi, nel complesso, con circa un migliaio di ragazzi sulle problematiche del bullismo, delle sostanze stupefacenti e in generale sulla cultura della legalità. Il Comando Provinciale, in collaborazione con la Prefettura UTG e l’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Asti, ha promosso a maggio un dedicato convegno sul tema con la finalità di fornire in particolare a medici ed insegnanti strumenti utili per intervenire quando, nell’esercizio delle loro funzioni, si trovino ad intercettare un fenomeno del genere. Sul versante repressivo nel novembre dello scorso anno i Carabinieri della Stazione di Nizza hanno identificato e denunciato otto giovani che a settembre avevano innescato una violenta rissa in quel centro. L’episodio, le cui immagini erano diventate subito virali sui social, era avvenuto in orari notturni in una frequentata via del centro ed aveva destato forte scalpore e preoccupazione tra la popolazione e le autorità locali preoccupati da un episodio così violento e distante dalla tradizionale tranquillità della cittadina a forte vocazione turistica.
Da ultimo in materia di fatti gravi, il territorio astigiano anche nel periodo in esame, non ha presentato particolari criticità. Alla fine di novembre 2022, a Canelli si è verificato l’unico omicidio della Provincia il cui autore aveva accoltellato ripetutamente il figlio uccidendolo nel sonno per poi consegnarsi spontaneamente nella prima mattinata dai Carabinieri di Canelli.
Costante è l’impiego di personale del Comando Provinciale per la salvaguardia della sicurezza e dell’ordine pubblico negli eventi che si sono susseguiti nel territorio astigiano dal Palio alle feste e sagre di paese. Particolarmente significativi, per il numero di militari impiegati, sono stati l’esercitazione di Protezione Civile, lo sgombero dell’immobile di Corso Casale ad Asti e la visita del Santo Padre. Il 13 ottobre 2022 si è svolta l’esercitazione di Protezione Civile, esercitazione in cui si è simulata l’attività di primo intervento in caso di un’emergenza alluvionale nei comuni di Asti e Isola D’Asti, a cui hanno partecipato 100 Carabinieri con l’impiego di 34 mezzi di cui 8 speciali, provenienti da tutto il Piemonte e la Val d’Aosta e dai comparti di specialità allo scopo di addestrarsi ad operare congiuntamente in una situazione di forte criticità idrogeologica per il territorio. La visita a novembre del Papa ad Asti, Portacomaro e Tigliole ha rappresentato un grande impiego di personale nei tre giorni della visita, complessivamente sono stati coinvolti 185 militari del Provinciale e 100 Carabinieri provenienti da unità specializzate quali artificieri, tiratori scelti e Squadre Intervento Operativo. Infine anche lo sgombero delle due palazzine di Corso Casale abusivamente occupate, ha comportato a marzo l’impiego prolungato di 14 militari astigiani e 10 Carabinieri del 1° Reggimento Piemonte di Moncalieri.
Nel corso dell’anno, i Carabinieri Forestali di Asti sono stati ordinariamente impiegati in attività di prevenzione e repressione degli illeciti in danno all’ambiente, con particolare riguardo alla materia urbanistica e paesaggistica, al vincolo idrogeologico, alle utilizzazioni forestali e ai tagli boschivi, settore quest’ultimo la cui tutela è divenuta particolarmente importante dopo l’aumento del costo dell’energia e la corsa all’approvvigionamento di legname. La specialità forestale si è pure distinta per il contrasto alla gestione illecita dei rifiuti, per i controlli sull’uso sostenibile dei pesticidi chimici in agricoltura oltre che per attività a tutela della fauna e degli animali d’affezione contro forme di maltrattamento e commercializzazione illegale. Da segnalare anche la campagna straordinaria di controllo sui prelievi idrici che nel 2022 ha condotto al deferimento di due persone per captazione abusiva di acque. Complessivamente, per quel comparto, sono state elevate sanzioni amministrative per 160.000 euro e deferite all’Autorità Giudiziaria 45 persone.
Accanto all’attività di prevenzione e repressione dei reati, il Comando Provinciale di Asti ha dedicato grande attenzione a mantenere viva la memoria dei Carabinieri astigiani che, silenziosamente, hanno sacrificato la loro vita per il bene comune o che, nel loro operato, hanno dimostrato un altissimo senso del dovere e grande altruismo. In particolare, tra gli altri, si vuole ricordare l’intitolazione della sala briefing della caserma sede del Comando Compagnia di Villanova D’Asti e il conferimento della cittadinanza onoraria di Dusino San Michele al Luogotenente C.S. Mario D’Orfeo, mai dimenticato Comandante della Stazione di Villanova D’Asti deceduto nel 2020 a causa del SARS-COV/2.