L‘associazione Agricoltori Autonomi Italiani è nata ufficialmente ieri, domenica 17 marzo. A Carmagnola (TO) si è svolta l’assemblea per la lettura dello statuto dell’associazione nazionale, con una nutrita partecipazione dal tutto il Piemonte. All’assemblea costituente erano presenti 104 soci fondatori, 55 soci ordinari, 11 soci sostenitori.
“Un traguardo inimmaginabile – ha commentato il neo presidente nazionale Gabriele Ponzano, 52 anni, agricoltore e allevatore della provincia di Alessandria – Abbiamo iniziato 50 giorni fa con quella che è stata definita la protesta dei trattori e ora abbiamo raggiunto uno straordinario punto di partenza, non di arrivo. Continueremo a lottare e chiedere dignità, in modo compatto e strutturato. All’assemblea costituente c’era lo zoccolo duro delle proteste piemontesi e se ognuno di noi continuerà a fare la sua parte, suggerire idee, proporre e attivarsi per l’associazione potremmo ottenere risultati importanti. Come ho detto, il mondo agricolo e le istituzioni ci guardano con attenzione perché abbiamo dichiarato forte e chiaro di non volerci fermare: vogliamo i cambiamenti richiesti”.
L’idea di Agricoltori Autonomi Italiani è quella naturalmente di crescere nei numeri e di coordinarsi con tutti i movimenti italiani nati in questo periodo, in modo da creare una unione forte e compatta: “Pensiamo a manifestazioni in contemporanea in tutte le piazze italiane”.
Ponzano ha ribadito che AAI è aperta al dialogo con tutti: “Non chiediamo dimissioni né chiediamo di togliere le tessere ad altri, perché non forniamo servizi. Non abbiamo apparati burocratici: siamo così più liberi di portare avanti le nostre battaglie contro la burocrazia eccessiva nel mondo agricolo”.
A fine mese i ministri dell’agricoltura europei si incontreranno per una revisione della Pac, sulla scorta delle istanze nate dai movimenti. “Attendiamo gli sviluppi – prosegue il presidente – valuteremo cosa fare in base alle risposte. Di nuovo trattori per le strade o altro? Vedremo”.
Presto verranno organizzati incontri zonali per far conoscere l’associazione ed estendere la campagna tesseramento.
Il primo appuntamento come AAI sarà giovedì a Saluzzo, con presidio e trattori in piazza.
Presidente dell’Associazione: PONZANO GABRIELE; – Vice Presidente: REVELLI DAMIANO; – Sostituto Vice-Presidente: BO DAVIDE; – Segretario: BERTELLO GIULIA; – Vice Segretario: SONAGLIO SAMANTA; 2 – Tesoriere: SOMMAVILLA ANDREA.
Assemblee provinciali:
Per la Provincia di Torino: – BERTELLO GIULIA; – LIPRANDI EMANUELE; – GAUNA MASSIMO.
Per la Provincia di Asti: – BO DAVIDE; – REGGIO SERENA; – BURDIZZO RENATO.
Per la Provincia di Cuneo: – REVELLI DAMIANO; – SERRA JESSICA; – RINERO CLAUDIO; – PONSO ANDREA; – SACCO PIERCARLO.
Per la Provincia di Alessandria: – PONZANO GABRIELE; – BRUZZONE MARCO; – CAREGA MASSIMO.
Per la Provincia di Biella: – ORLASSINO MARCO; – MARCOLONGO RICCARDO; – PIDELLO DAVIDE.
Le finalità dell’associazione
tutelare e sviluppare l’agricoltura, in tutti i suoi settori, principali e secondari e la zootecnia su tutto il territorio nazionale; – salvaguardare le figure professionali che operano nei settori dell’agricoltura ed in particolare delle imprese agricole;
ottenere una giusta remunerazione del lavoro svolto dagli agricoltori e il giusto prezzo delle loro produzioni, che non deve essere in nessun caso inferiore al relativo costo di produzione;
tutelare, valorizzare e promuovere i prodotti agricoli nazionali, facendoli primeggiare rispetto ad altre produzioni concorrenti che non rispettano gli standard produttivi, sanitari e innovativi previsti per le produzioni locali;
tutelare il consumatore finale del prodotto e promuovere il dialogo reciproco per garantire consapevolezza e offrire strumenti che consentano di comprendere al meglio l’agricoltura e il mondo dell’agroalimentare;
partecipare attivamente ai tavoli governativi ed istituzionali e ad ogni tipologia di evento che riguardi l’agricoltura;
tutelare il territorio nazionale anche al fine di evitare il dissesto idrogeologico conseguente all’abbandono dei fondi agricoli;
proporre, elaborare e predisporre programmi diretti a migliorare la qualità di vita degli associati, con particolare riguardo alle politiche in materie sociali e agroalimentari ed assumere ogni iniziativa capace di potenziare la rappresentatività e la solidarietà di tutti gli associati;
contrastare il tentativo in atto di impedire la libera coltivazione delle proprietà agricole;
contrastare l’imposizione di un modello agricolo latifondista e globalizzato incompatibile con la realtà agro-rurale italiana;
compiere qualsiasi altra attività necessaria al raggiungimento dei predetti obiettivi.