ASTI – Presidio delle forze democratiche e antifasciste questa mattina a partire dalle 10 davanti alla sede della Cgil di Asti, in piazza Marconi. Lo ha convocato la Cgil dopo l’assalto di ieri alla sede nazionale del sindacato a Roma, durante quello che doveva essere un sit-in di protesta per l’obbligatorietà del certificato verde nei posti di lavoro dal 15 ottobre.
«Sono atti fascisti – dice Luca Quagliotti, Segretario Cgil Asti – che vogliono far riportare l’Italia agli anni bui. La cosa grave è che chi in politica ha delle responsabilità non abbia preso le distanze. Ci sono partiti che continuano a strizzare l’occhio a quel mondo che noi non vogliamo più vedere».
«Le parole che sono state dette ieri dai politici di Forza Nuova sono chiare: “ci riprenderemo Roma” – continua Quagliotti – perciò è evidente che si stanno attrezzando per il centenario della marcia su Roma. Abbiamo dunque l’assoluta necessità di tenere alta la guardia, di fare in modo che nel nostro Paese il fascismo sia veramente soltanto relegato nelle storie del passato».
«Non abbiamo bisogno di avere ancora oggi manifestazioni di questa natura e la polizia ieri ha caricato quegli estremisti troppo tardi, ha permesso che violassero una sede dei lavoratori, un luogo che rappresenta i lavoratori di questo Paese, che rappresenta le Istituzioni democratiche. Non c’è soltanto Palazzo Chigi, giustamente protetto, ma ci sono anche le sedi sindacali e le sedi industriali, le sedi dove i posti di lavoro sono a rischio tutti i giorni. Noi abbiamo la necessità che venga tutelato tutto territorio».
«Ovviamente non ci tiriamo indietro, abbiamo ricevuto ad Asti lettere minatorie con minacce di morte esplicita, ma non ci fanno paura e non ci tireremo indietro. Le abbiamo ricevute sia come Cgil sia come Cisl e Uil e lo abbiamo tenuto nascosto finora, ma adesso non tacciamo più», conclude Quagliotti.