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È stato predisposto anche un vademecum per aiutare i medici di famiglia a riconoscere segni, sintomi e comportamenti associati alla violenza di genere.
Nelle vicinanze del gazebo saranno posizionati dei Box per la raccolta di segnalazioni in forma anonima.
Dati e impegno dell’Asl AT
“EQUIPE MULTIPROFESSIONALE AZIENDALE PER L’ASSISTENZA ALLE VITTIME DI VIOLENZA SESSUALE E DOMESTICA” (L. 4/2016)
Dall’analisi dei dati, nel periodo 1° gennaio – 21 novembre 2023, emerge quanto segue:
Accessi in Pronto Soccorso: 98 casi
Donne: 82 casi
Uomini: 7 casi
Minori: 9 casi
Violenze sessuali: 3 casi
Ricoveri: 21 casi (comprensivi di donne e minori)
Nazionalità prevalenti: italiana 55,10% marocchina 13,27%, rumena 8,16%, albanese 7,14%, macedone 3,06%, altro 13,27%.
Gli accessi dei minori nel 50% dei casi sono stati per violenza assistita. L’orario di accesso al Pronto Soccorso è, nella maggior parte dei casi, serale o notturno.
Confronto con dati anni precedenti
2022: 125 casi, di cui 100 donne, 13 uomini, 12 minori, 2 violenze sessuali, 15 ricoveri.
2021: 102 casi, di cui 89 donne, 7 uomini, 6 minori, 4 violenze sessuali, 16 ricoveri.
2020: 95 casi, di cui 66 donne, 17 uomini, 12 minori, 3 violenze sessuali, 18 ricoveri.
2019: 167 casi, di cui 129 donne, 18 uomini, 20 minori, 6 violenze sessuali, 33 ricoveri.
2018: 151 casi, di cui 125 donne, 12 uomini, 14 minori, 6 violenze sessuali, 28 ricoveri.
E’ stato attivato, sui monitor del Pronto Soccorso, un codice “V” di colore fucsia, in grado di allertare subito gli operatori nell’identificare la vittima di violenza e indirizzarla in una stanza apposita, per garantirle il sostegno dell’assistenza sociale e il pieno diritto alla privacy. La donna quindi attenderà di essere visitata all’interno del Pronto Soccorso e non nella sala d’attesa, poiché potrebbe essere il primo posto dove il maltrattante verrebbe a cercarla.
Inoltre, potrà richiedere l’anonimato in modo che nessuno possa ricevere informazioni sulla sua presenza in ospedale. È stata prevista la possibilità di accogliere la donna, eventualmente con figli, che richiede protezione, attivando immediatamente le Forze dell’ordine e la rete territoriale (servizi sociali e volontariato). Fondamentale è l’integrazione Ospedale-territorio grazie alla presenza dell’Ordine dei Medici all’interno del’Equipe multiprofessionale.
Pronto Soccorso:
Codice V con attivazione Equipe multiprofessionale
Visita medica e Referto AG
Proposta ricovero in camera protetta
Proposta colloquio AS
Proposta presa in carico psicologica, con consegna impegnativa (esenzione ticket)
Interventi attuati in ospedale (in caso di ricovero):
COLLOQUIO con Assistente Sociale, con proposta attivazione Rete territoriale Eventuale supporto psicologico
DENUNCIA da parte della donna
SEGNALAZIONE alla Procura ordinaria
SEGNALAZIONE alla Procura per i Minori per violenza assistita (in caso di presenza di minori)
Interventi attuabili dopo la dimissione:
Invio al Centro Antiviolenza
Presa in carico da parte dei Servizi Sociali di territorio (progetto a breve -medio termine per rendere autonoma la donna)
Esenzione ticket
Supporto psicologico
Congedo retribuito
Delitti nella provincia
di Asti
Report di tutte le Forze dell’Ordine nel periodo 2018-2022
Dall’analisi degli indicatori, a livello provinciale possiamo notare un andamento irregolare del fenomeno dei maltrattamenti verso famigliari e fanciulli, con picchi e valli in alternanza, il dato complessivo denota un incremento pari al 20% circa.
Gli indicatori degli atti persecutori e delle violenze sessuali sono in costante aumento, nello specifico è evidente come il dato della violenza abbai avuto il suo picco nel periodo covid per poi scendere del 30% nell’anno successivo 2022.
In merito agli atti persecutori è da sottolineare che Asti, nelle province del Piemonte, si posiziona al penultimo o all’ultimo posto come numero di reati in rapporto alla popolazione di 100 mila residenti.
Gli indicatori a livello di Capoluogo notiamo un andamento dei fenomeni maltrattamenti verso famigliari e fanciulli e violenze sessuali in linea con quello provinciale, per il reato di atti persecutori si nota un andamento in decisa decrescita dal picco del 2019 (30 episodi) con un assestamento negli anni 2021 e 2022 (18 episodi di /Sez. Analisi Criminalità/MC ad anno) a differenza di quello provinciale dove l’andamento è altalenante ma comunque in diminuzione.
Attività del Centro Antiviolenza L’Orecchio di Venere
Nell’anno corrente hanno contatto il CAV ben 810 persone, da e fuori provincia, e da altre regioni, per informazioni. Le persone ad oggi in carico al CAV con relativa scheda sono 90. Si è resa necessaria la messa in protezione 8 donne di cui 6 con figli minori (per un totale di 13 minori), attualmente il CAV ha in carico due nuclei con figli minori.
Per 24 donne è stato richiesto il Reddito di Libertà, rimanendo in carico anche ad altri servizi. Per 1 donna oggi ancora in carico al CAV è stata attivata una procedura per la richiesta del micro-credito. Per 4 donne è stato attivato il congedo indennizzato per lavoratrici.
Sono stati inoltre attivati 3 permessi di soggiorno per motivi di giustizia (art.18/bis). Tutte le donne in carico hanno ricevuto minimo n.6 colloqui, di cui un primo colloquio di counselling obbiettavato per concordare il percorso da intraprendere.
Gi Avvocati del CAV hanno accolto 15 donne per un colloquio informativo ed orientativo sulle dinamiche della denuncia e sull’affido di minori. Continua la collaborazione con il Servizio della Neuro Psichiatria infantile dell’ASL di Asti. Come ogni anno nel mese di novembre si collabora con Coop, Tigotà, e altri negozi per fare attività di divulgazione del Centro Antiviolenza nella settimana del 25 novembre.
Asti Agricoltura, Consulta Femminile e Soroptimist come ogni anno sostiene il CAV Con “Clementine Antiviolenza”.
A dicembre 2022 si è tenuto un convegno con l’Ordine dei Medici e la Questura con rilascio degli ECM. L’8 marzo 2023 si è svolto un convegno CAV in collaborazione con la Polizia Municipale di Nizza Monferrato. Nell’occasione sono stati distribuiti 250 fischietti, strumento di allerta per le donne che fanno camminate a volte in solitudine. Sempre nel mese di marzo 2023 sono stati effettuate 2 lezioni, Strumenti del CAV e Segni e Segnali per la prevenzione della violenza di genere, inserite nel calendario del percorso di Laurea per Assistenti Sociali presso I’U.P.O. (Università Piemonte Orientale).
Nel mese di luglio 2023 il CAV ha partecipato ai lavori, con 2 utenti e un relatore, del Convegno “Le Sentinelle” organizzato da Croce Rossa Italiana Comitato Roma e l’Ospedale Sant’Andrea di Roma. Nel mese di Settembre 2023 il CAV ha organizzato un corso di formazione, in collaborazione con l’Agenzia formativa ANESSE, per nuove operatrici servizi antiviolenza (accompagnamento in percorsi di uscita dalla relazione violenta), certificato accreditamento regionale 918/001. Sono state formate 20 operatrici.
Nella giornata del 10 novembre 2023 sono state effettuate delle riprese televisive presso il CAV a cura di RAI Parlamento, ove è stata anche rilasciata la testimonianza di una donna in protezione. La troup televisiva ha raggiunto anche la Caserma dei Carabinieri e il Comandante ha illustrato la collaborazione con il CAV e la stanza dedicata all’accoglienza delle donne aperta in collaborazione con il CAV.
Il 16 novembre 2023 il CAV ha convocato il Tavolo Operativo della Rete Antiviolenza Astigiana. Per attività future già in calendario nella giornata del 29 novembre sarà dato inizio ad una serie di lezioni presso la Scuola Alberghiera Colline Astigiane con il titolo “Conosco i risvolti legali di un atto violento?”. Alla luce dei nuovi decreti legislativi il CAV è stato contattato da diversi Istituti di ordine e grado per intraprendere un percorso sull’educazione all’affettività.