ASTI – Dopo i timori dello scorso anno – quando la stringente normativa Minniti sulla sicurezza degli eventi pubblici mise a serio rischio lo svolgimento dell’evento, “salvato” grazie alla sinergia tra il Comune di Asti e la CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola impresa) di Asti – l’edizione 2018 di “Arti e Mercanti” fortunatamente può veleggiare sicura. La XIX edizione della manifestazione, che come ormai piacevole consuetudine chiuderà i grandi eventi del “Settembre Astigiano”, è infatti in programma per l’ormai imminente fine settimana. Quando, come accade ogni terzo week end di settembre, il borgo di Santa Caterina – proprio laddove in epoca romana si trovava la “Porta Torre”, ingresso al Decumanus Maximus, la via principale di Asti che si estendeva lungo l’attuale corso Alfieri – immergerà astigiani e turisti in un tipico villaggio medioevale del XIV secolo. Ovvero il periodo di maggior splendore per il comune di Asti, all’epoca centro di primaria importanza anche in veste di snodo economico.
Asti – in quei decenni antecedenti la scoperta dell’America e i viaggi dei grandi esploratori che portarono ad ampliare le conoscenze ed i mercati – era una delle capitali indiscusse dei commerci e un fiorente centro finanziario. Vi si poteva trovare e comprare pressoché qualsiasi oggetto, dai monili destinati ai ricchi a quelli più alla portata del popolo, ma abbondavano anche taverne e locande dove gustare piatti cucinati con gli ingredienti tipici del Piemonte di allora, all’insegna di sapori che facevano ampio uso delle spezie importate dai Paesi dell’Oriente. Per le strade ci si imbatteva in musici e giocolieri, allevatori di bestiame e cavalieri, maghi e monaci e molti altri personaggi che condividevano uno spazio urbano in piena e costante crescita.
Una realtà, lontanissima nel tempo ma prossima nella memoria collettiva, che “Arti e Mercanti” riporterà in vita, domani (sabato 22) e domenica, dando vita a un maestoso quadro vivente che “cristallizzerà” due tipiche giornate dell’epoca grazie al fondamentale contributo degli iscritti dell’associazione di categoria che animeranno con il loro talento artigiano tutti i banchetti presenti nel villaggio. Infatti, come sempre accade nell’ambito di questa manifestazione, sia gli stand gastronomici che quelli artigianali, passando per quelli d’oggettistica, verranno sviluppati completamente a tema. Lasciando “fuori dalla porta” ogni modernità: infatti in villaggio sarà allestito sulla base delle indicazioni di una commissione artistico/storica che fornirà indicazioni per allestirlo sullo stile di quello che effettivamente era il borgo medievale di Asti.
Va infine ricordato che, fino all’ultimo momento, la conformazione del villaggio medioevale verrà tenuta segreta. Quel che già si può dire è che, comunque, gli organizzatori della CNA intendono rendere la location estremamente dinamica, con battaglie, giochi e altre animazioni che si muoveranno lungo l’intero percorso, coprendo l’intera estensione del borgo medioevale. Va altresì sottolineata una fondamentale differenza rispetto alla pur bellissima sfilata storica del Palio di Asti: quest’ultima, salvo poche eccezioni, è incentrata sulla vita dei ricchi signori e dei nobili che vivevano ad Asti o vi transitavano verso altre mete o matrimoni. “Arti e Mercanti”, invece, grazie alla presenza di molteplici artigiani, vero fulcro economico della città oggi come allora, mira a porre l’attenzione sulla popolazione comune. Da ricordare, infine, che l’organizzazione invita i cittadini a partecipare alla manifestazione storica indossando anch’essi costumi medioevali, in modo da rendere ancora più immersiva questa rievocazione trecentesca.