Una storia letteralmente incantevole, sospesa fra il sacro e il pagano, che si dipana durante il Palio di Asti e che vede protagonisti Roberto e Yulia. Con loro anche uno scrittore in crisi di ispirazione.
I tre giovani scoprono, poco fuori città, una statua di Orfeo seppellita in un prato.
La statua del dio del bel canto e della musica poggia su un basamento, che reca, incisa, un’iscrizione misteriosa e troncata. Da quel momento Yulia comincia a comportarsi in un modo sempre più strano, rapita da una sorta di estasi pagana, che la conduce in un mondo fatto di culto devoto alla scultura, di danze selvagge e di preghiere politeiste.
Roberto non si dà pace e insieme all’amico scrittore tenta in tutti i modi di liberare l’amata da quella sorta di malefico incantesimo di cui è vittima.
In loro aiuto arriva il misterioso “Uomo dei Racconti”, che ricorda la vicenda della storia d’amore tra Orfeo e Euridice e suggerisce ai ragazzi di tornare sul luogo del ritrovamento della statua e scavare ancora…
Riuscirà Roberto a spezzare l’incantesimo che ha colpito la sua amata Yulia?
L’autore
Aldo Giordanino nasce ad Asti nel 1966. Esordisce nella narrativa con il romanzo “L’Ultimo Esodo” – Lalli Editore scritto con Pier Cesare Mora nel 1988. Nel 1991 consegue la laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Torino.
Nel 1992 esordisce nella poesia, partecipando all’antologia “La Musa Dentro” – Blu di Prussia Editrice e viene assunto da un istituto di credito per il quale attualmente ancora lavora.
Tanti i lavori e i riconoscimenti ottenuti dallo scrittore astigiano negli anni. Tra le altre, nel 2018 esce il volume di racconti “I Tempi (non) cambiano” (Baima-Ronchetti) che l’anno successivo si aggiudica il primo premio assoluto al “Poetando con i Del Carretto”.
Nel 2019 un suo racconto è fra i vincitori del concorso letterario “Banca del Piemonte – Scrivi Belle Parole”. Nel 2020 il suo racconto “Per tre giorni di Libertà” si aggiudica il primo premio al “Piazzalfieri”.