Ambiente Asti sostiene il Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni per la città

Di seguito, una nota stampa di Ambiente Asti a firma di Maria Cristina Fasolis.

Ambiente Asti sostiene il Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni per la nostra città, un’idea e pratica concreta.

Sono beni comuni tutti gli elementi che compongono l’ambiente urbano, quando diventano oggetto di cura da parte delle cittadine, dei cittadini e della Pubblica Amministrazione.

L’aiuola sotto casa, il giardino di quartiere, la piazza, il cortile della scuola, i luoghi abbandonati, edifici, servizi e beni immateriali possono essere Beni Comuni.

In base all’ art. 118 della Costituzione, ultimo comma, “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”, è nato il Regolamento della Amministrazione condivisa dei Beni Comuni, che stabilisce la collaborazione tra singoli cittadini, comitati, associazioni, fondazioni, soggetti economici e la Pubblica Amministrazione, posti sullo stesso piano.

Principale strumento per l’attuazione della Amministrazione dei beni comuni sono i Patti di collaborazione stipulati fra i cittadini e la Pubblica Amministrazione. Il Patto di Collaborazione individua il bene comune, gli obiettivi, l’interesse generale da tutelare, le capacità, le competenze, le risorse, le responsabilità e la durata del patto. Le attività di qualunque natura sono garantite da agevolazioni procedurali poiché La Pubblica Amministrazione è co-produttrice di tali attività.

Il Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni è stato adottato da più di 250 Comuni e Enti in Italia, ad Asti non ancora.

Eppure la nostra città ne avrebbe così bisogno, ci sono esempi virtuosi sulla cura degli spazi verdi da parte dei cittadini, c’è carenza di spazi aggregativi per i cittadini giovani e meno giovani. Nelle periferie le sedi storiche delle circoscrizioni, gli spazi e luoghi di ritrovo spesso sono chiusi, vi sono enormi spazi che possono essere rigenerati e trasformati in luoghi.

Il regolamento per l’amministrazione condivisa è uno strumento fondamentale per la rigenerazione urbana, per la partecipazione. Sono innumerevoli i progetti nati grazie a questo principio in tutta Italia, da spazi sociali, di aggregazione, parchi, luoghi culturali e tanto tanto altro., basta scaricare dal sito di Labsus il Rapporto 2021 e rendersene conto.

Labsus, associazione che promuove un nuovo modello di società basato sulla sussidiarietà orizzontale, ha ideato nel 2017 un prototipo di Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni “…la vera essenza della sussidiarietà è l’essere la piattaforma costituzionale su cui costruire un nuovo modello di società caratterizzato dalla presenza diffusa di cittadini autonomi, solidali e responsabili alleati dell’amministrazione nel prendersi cura dei beni comuni” – Labsus

Come Ambiente Asti concretamente vogliamo introdurre questo strumento di partecipazione ad Asti, far adottare il Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni per la nostra città, e mettere in pratica concretamente le azioni che valorizzino i beni Comuni.

Maria Cristina Fasolis, Ambiente Asti

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