ASTI – Ha preso il via questa mattina 10 febbraio, al polo universitario Rita Levi Montalcini, il Master di I livello in Assistenza infermieristica di famiglia e comunità. Un percorso formativo di alto valore professionale finalizzato a creare una nuova figura di infermiere attento alle comunità, ai quartieri, vicino ai cittadini. Si tratta della prima edizione del master dell’Università degli studi di Torino afferente al dipartimento di Scienze della sanità pubblica e pediatriche.
Alla conferenza stampa sono intervenuti: il Magnifico Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna (in videocollegamento), il presidente del consorzio Astiss, Mario Sacco, il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, l’assessore Mariangela Cotto, il direttore generale ASL Asti, Flavio Boraso che ha portato i saluti dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, la direttrice del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ateneo di Torino, Carla Maria Zotti, la presidente del corso di Infermieristica Asti Claudia Penna, il coordinatore del corso Astiss, Mauro Villa, il presidente dell’Ordine dei Medici, Claudio Lucia, la vice presidente degli Infermieri, Vilma Gentile, la responsabile del dipartimento professioni sanitarie Dipsa Asti, Katia Moffa, il presidente dell’associazione nazionale Aifec master di Infermieri di famiglia, Ginetto Mascarello, la coordinatrice didattica del master per infermieri di famiglia, Sara Campagna, i 27 studenti e studentesse iscritte al Master di Asti, i giornalisti.
“Si tratta di un’importante novità – sottolinea il presidente Astiss, Mario Sacco. La pandemia Covid-19, ancora in atto, ci ha insegnato che occorre fare squadra e progettare con le istituzioni la formazione e l’erogazione di servizi primari ai cittadini. Il master forma figure professionali con l’obiettivo di rispondere alle nuove esigenze di sanità dei cittadini, quindi andando ad assisterli nelle realtà territoriali e nei nuclei vitali della società, nelle città, nelle comunità, quartieri, all’interno dei nuclei familiari. Con questo nuovo corso di laurea -conclude Sacco- aggiungiamo un ulteriore tassello al progetto per la creazione del polo territoriale della salute e del benessere”.
Per gli infermieri di famiglia il governo con apposito decreto aveva previsto già ad ottobre le risorse per finanziare 10.000 figure professionali. In Piemonte le professionalità previste sono 700 di cui 32 per l’Astigiano, con un rapporto di uno ogni 50.000 abitanti. Si tratta di un primo passo. Il master per infermieri di famiglia sarà un’importante formazione che andrà ad aggiungersi alla laurea per infermiere professionale che si laurea ad Astiss e per la quale sono previste 75 matricole all’anno. Oltre al master di infermiere di famiglia e comunità l’università di Torino ha in cantiere, per i successivi anni accademici, l’apertura al polo di Asti di una laurea magistrale di secondo livello in scienze infermieristiche ed ostetriche, oltre master per infermiere d’urgenza e nelle terapie intensive.
Nei vari interventi che si sono susseguiti tutti hanno concordato sulla necessità di fare squadra sulla formazione in ambito sanitario per creare già nell’immediato e nel futuro il tessuto connettivo per nuove professionalità nell’assistenza domiciliare per la cura e l’assistenza a casa e per alleviare i carichi negli ospedali e nei pronto soccorso.