ALBA (CN) – La notte scorsa, transitando sul Ponte Albertino che sovrasta il fiume Tanaro, una pattuglia dei Carabinieri ha notato sotto la pioggia battente un giovane fermo nel passaggio pedonale con il corpo proteso oltre la ringhiera verso il vuoto.
Pensando che il ragazzo stesse per lanciarsi giù dal ponte da un’altezza di circa 20 metri, i militari hanno fermato la macchina e si sono avvicinati cautamente al ragazzo che, in preda al pianto, diceva loro di lasciarlo stare perché aveva intenzione di togliersi la vita lasciandosi cadere nelle acque del fiume.
Immediata la reazione dell’Ufficiale e del Maresciallo: dopo aver scavalcato la recinzione che delimita il camminamento pedonale da quello veicolare, hanno afferrato il ragazzo per un braccio, bloccandolo e allontanandolo dal parapetto del ponte.
Una volta messo in sicurezza, con estrema calma i militari hanno provato a parlare con il giovane ancora in preda alla disperazione, riuscendo a ottenere lentamente la sua collaborazione e a farlo desistere dalle sue intenzioni.
Poco dopo è arrivato sul posto il personale sanitario, che ha portato il ragazzo all’Ospedale di Verduno e ha informato i suoi familiari di quanto successo.
Il ventenne ha raccontato ai militari di avere maturato l’idea di togliersi la vita a causa di alcuni gravi problemi di salute di cui è affetto.
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