Sono dodici le istituzioni impegnate a valorizzare le figure femminili del teatro musicale italiano: conservatori di musica, accademie di belle arti e università. Casta Diva è un progetto unico nel suo genere, della durata di due anni e finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU sulle risorse previste dal PNRR nell’ambito delle iniziative volte a innovare la dimensione internazionale del sistema dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. L’obiettivo è la promozione del patrimonio culturale artistico e musicale italiano all’estero tramite la creazione di un sito internet – un hub digitale multilingue – che raccoglierà i risultati dell’originale attività di produzione artistica e ricerca collaborativa sul tema effettuate dalle dodici istituzioni partner.
Istituzione capofila è il Conservatorio “Antonio Vivaldi” di Alessandria, che ha costituito un partenariato che ricopre l’intera penisola: partecipano infatti al progetto i Conservatori “B. Maderna – G. Lettimi” di Cesena-Rimini, “Giuseppe Verdi” di Como, “Giacomo Puccini” di Gallarate, “Giacomo Puccini” di La Spezia, “Alessandro Scarlatti” di Palermo, “Franco Vittadini” di Pavia, “Giuseppe Nicolini” di Piacenza, “Giulio Briccialdi” di Terni, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, l’Accademia di Belle Arti Albertina di Torino e l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma.
Il teatro musicale e l’opera giocano un ruolo fondamentale nella diffusione della lingua e della cultura italiana a livello internazionale. Le figure femminili hanno avuto un ruolo cruciale nel teatro musicale italiano, sia come eroine, dive protagoniste sulla scena, che dietro le quinte, come impresarie, compositrici e costumiste. Le istituzioni partner hanno una lunga esperienza nel campo del teatro musicale, collaborando anche con numerosissime istituzioni nazionali e internazionali. Le attività di collaborazione includeranno programmi educativi, convegni, produzioni artistiche e attività di ricerca musicologica e musicoterapeutica.
Tra le numerose produzioni che saranno proposte nei prossimi mesi spiccano “Suor Angelica” e “La Rondine” di Giacomo Puccini, “La Turanda” di Antonio Bazzini, “Alcina” di Georg Friedrich Händel, “Juditha Triumphans” di Antonio Vivaldi, “Il Console” di Giancarlo Menotti, nonché un’operina-collage, composta da studenti a partire da scene celebri di pazzia femminile tratte dal vasto repertorio dell’opera lirica nel corso dei secoli, dal Seicento fino a Verdi.
Tra le ricerche un ampio progetto sarà dedicato al “Canto della Sibilla”, canto gregoriano e dramma liturgico dichiarato patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco nel 2010, che consentirà di approfondire il ruolo della donna nella nascita del teatro musicale in Italia. Verranno inoltre studiate l’emancipazione femminile nel teatro musicale, la storia e l’opera di costumiste italiane, nonché le figure femminili sacre e la loro rappresentazione in musica e nell’arte. Sarà svolto un progetto di ricerca incentrato sulle donne di spicco che hanno svolto ruoli significativi nei teatri musicali italiani ed europei durante l’illuminismo e saranno offerti seminari sulla figura di Pier Francesco Tosi, approfondimenti di carattere musicologico sulla “Turanda” di Antonio Bazzini e preziose edizioni critiche. Sarà creato un database di opere italiane di teatro musicale composte da donne nel corso dei secoli e saranno proposti e studiati interventi di musicoterapia che impiegano estratti sulle figure femminili del repertorio operistico, a sostegno di giovani e donne.
Fondamentale sarà l’elemento tecnologico, che contribuirà all’innovazione e alla diffusione della cultura italiana su scala globale e rafforzando i legami tra tradizione e tecnologia nel panorama artistico contemporaneo: dal portale di Casta Diva – un sito internet che raccoglierà i numerosissimi contributi artistici e di ricerca che sono in via di sviluppo – alle innovative scene digitali. Saranno sviluppate anche scenografie virtuali e costumi attraverso l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Le attività si concluderanno nella primavera del 2026.