ASTI – Mercoledì 26 ottobre, alle 19, al Fuoriluogo arriva il fotografo e autore Alfredo Bosco per presentare il libro intitolato “Estado de Guerrero” edito da Seipersei, che ha per sfondo la sua esperienza di fotografo in un’area martoriata dalla violenza continua perpetrata dai cartelli della droga, e contiene testi di Domenico Quirico, Elisabeth Malkin, Lorenzo Giroffi, Lou Sarah Lucie Perrin, Romain Le Cour Grandmaison, Tiziana Bonomo, Vania Pigeonutt e con Infografiche di Valerio Pellegrini (da febbraio 2022 si occupa del conflitto in Ucraina collaborando per varie riviste e quotidiani italiani, oltre al lavoro di fotografo anche come inviato per il programma “Tagadà” su La7).
La fotografia è da sempre accostata prevalentemente al concetto di bellezza, immortalando per l’eternità attimi, momenti del giorno e della notte, sentimenti, e dandoci cosi l’illusione di poter sconfiggere lo scorrere inesorabile del tempo. Ma è anche il mezzo più potente ed efficace per raccontare fatti brutali, catturando senza filtri la cattiveria e la crudeltà tanto dell’uomo quanto della natura.
L’incontro sarà un dialogo aperto e sincero condotto dalla curatrice Tiziana Bonomo (autrice del libro intervista “Il Fascino dell’imperfezione”, ritratto alla figura del giornalista Domenico Quirico) su cosa significa operare in aree di crisi come quella di Guerrero, come si raccoglie per immagini la “violenza” scaturita dal fenomeno criminale dei cartelli, e come un progetto dalle pubblicazioni editoriali diviene poi un libro. L’incontro è a ingresso libero.
Alfredo Bosco è un fotografo freelance che vive e lavora a Milano. Inizia a lavorare come fotoreporter nel 2010, documentando il terremoto di Haiti e la giovane generazione di Tashkent, lavoro che gli vince la menzione speciale del premio FNAC. Dal 2011 al 2014 lavora per l’agenzia fotografica di Stefano Guindani, agenzia fotografica specializzata in moda ed eventi, documentando nel frattempo le attività ad Haiti della ONLUS Francesca Rava. Nel 2014 inizia un reportage di quattro anni sulla guerra civile in Donbass, nell’Ucraina dell’est. Nel 2015 viene selezionato da Lensculture tra i primi 50 talenti emergenti nel mondo della fotografia. Svolge diversi reportage in paesi dell’ex Unione Sovietica, tra cui la comunità LGBTQ nella Mosca di Putin, la situazione politica e sociale in Kazakistan sotto il controllo di Nazarbayev, e il problema dell’eroina in Kyrgyzistan. Nel 2018 viene selezionato dal World Press Photo per lo Joop Swart Masterclass e, seguendo il tema proposto, svolge un lavoro sui millennials che vivono nelle provincie italiane. Nel 2019 riceve il premio speciale For Humanitarian Photography del Comitato Internazionale della Croce Rossa al concorso Andrea Stenin a Mosca. Dal 2018 lavora a Forgotten Guerrero, un reportage sulla guerra della droga nello stato messicano di Guerrero con cui ottiene il riconoscimento del Visa d’Or Humanitarian Award ICRC nel 2020 al festival di fotografia Visa Pour l’Image e il Premio Voglino al Festival Fotografia Etica di Lodi. Nel 2020 inizia il progetto a lungo termine “U’Lup” riguardo il fenomeno della Quarta Mafia nella provincia di Foggia.