Dopo la malattia che ha colpito l’astigiana all’età di 30 anni, Renata ha potuto trovare una nuova serenità e libertà proprio grazie a York, molto più di un cane-guida: “era i miei occhi”.
“Una forma di tumore silente lo ha travolto nel giro di poche ore – dice Renata -. York è stato un cane molto importante per me e per la collettività. Grazie alla sua preziosa presenza, ho potuto promuovere campagne di sensibilizzazione sul cane guida. Ha lasciato una impronta piena di gioia, amore e dolcezza”.
“Ci tengo a condividere con voi questo mio grande dolore, ma nel contempo ho la piena consapevolezza che siamo stati molto felici insieme e che si è meritato, in paradiso, un posto in prima fila come cane guida”, conclude Renata.