Si celebra oggi, 21 febbraio, la giornata nazionale del Braille, il codice inventato nel 1829 da Louis Braille. L’inventore, all’epoca poco più che ventenne, nel diciannovesimo secolo ha dato vita a un sistema di scrittura e lettura universale basato su un sistema di 6 punti in rilievo.
“Grazie a questi puntini che si sfiorano con le dita – dice Renata Sorba, presidente dell’Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti (APRI) di Asti – i non vedenti possono leggere didascalie, le etichette riportate nei dispositivi degli ascensori e sulle scatole delle medicine”.
Il codice Braille ha rivoluzionato e migliorato la vita delle persone non vedenti, dando loro per la prima volta la possibilità essere autonomi, leggendo e scrivendo senza alcun aiuto. Il codice Braille ha dato la possibilità a centinaia di migliaia di disabili visivi di studiare e inserirsi nel tessuto sociale.
“Grazie a questa opportunità i disabili visivi possono comunicare con una lettera, un biglietto d’auguri e un messaggio personale”, continua Renata.
Il sistema si è anche evoluto: con l’avvento dell’informatica i dispositivi Braille collegati a pc e smartphone permettono di accedere all’universo della rete. È quindi possibile, per le persone non vedenti, navigare tra siti di informazione, giornali, libri e contenuti multimediali.
“Una giornata importante da non dimenticare! Su YouTube è presente anche un video in cui promuovo e sensibilizzo la popolazione sulla scrittura Braille”.
Ecco il link del video di Renata Sorba: https://youtu.be/G9FxOLo7l18
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