Si svolgerà da giovedì 1 a domenica 11 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con la Città di Asti e la Regione Piemonte. Direttore Scientifico Alberto Sinigaglia.
“Quello dei 20 anni è un traguardo tanto importante quanto raro quando si tratta di festival culturali – hanno detto il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore alla Cultura Paride Candelaresi -. Passepartout si conferma un appuntamento attesissimo, e necessario, di incontro e confronto, con un occhio di riguardo alla qualità di ospiti e contenuti. Questa edizione porterà nomi eccellenti in tutti i campi, dal giornalismo alla letteratura, passando per musica, sport ed economia, a dimostrazione di come Asti sia ormai tappa obbligata nelle rotte culturali nazionali“.
Così il direttore scientifico del festival, Alberto Sinigaglia: “Se Asti Musei, Asti Teatro e Asti Musica sono l’orgoglio della città che merita di essere Capitale italiana della cultura, la Biblioteca Astense ne è il cuore pulsante tutti i giorni, non solo punto di riferimento degli studenti e dei lettori di ogni età. Con Passepartout, che ha fatto nascere e che ha cresciuto, affronta ogni anno temi cruciali, affidandoli ai maggiori esperti. Con il Premio D’Appello, rilanciato proprio da Passepartout, dona ogni anno ad Asti l’incontro con dieci tra i migliori scrittori della nuova produzione letteraria. Per queste ragioni i vent’anni del festival non vanno celebrati con il bilancio di un felice passato, ma con un progetto culturale che rafforzi Asti e le sue giuste aspirazioni”.
Il presidente della Biblioteca Astense Roberta Bellesini ha aggiunto: “Il ventesimo anno di Passepartout è un compleanno importante. È un festival che ormai ha tutte le carte in regola per inserirsi a pieno titolo tra i festival di pensiero più importanti in Italia. Ma è soprattutto uno spazio di riflessione, dove abbiamo la certezza di trovare voci che ci aprono prospettive sull’attualità, nel mondo e nel tempo che stiamo percorrendo. In questo ultimo decennio questa necessità è diventata ancora più impellente. Per questo, non va considerato solo come un festival ma come occasione di crescita e confronto per il nostro futuro. Passepartout va preservato negli anni a venire per assicurarci pluralità di pensiero e strumenti che ci consentano di approfondire temi e opinioni”.
“Passepartout è simbolo di incontro, proposta che invita al pensiero, al ragionamento e all’esercizio del dubbio. Perché la cultura, nell’ascolto e nel confronto con l’altro aiuta a porci domande, a interrogarci sui temi che permeano la nostra attualità, su come li percepiamo e di fatto, viviamo. Vent’anni che testimoniano un impegno e una dedizione costante, oggi più vivo che mai, come viva è la biblioteca ogni giorno dell’anno. Un impegno dedicato a tutti che in questo 2023 si traduce nel programma e nelle numerose iniziative collaterali proposte, di coinvolgimento e di ricerca”. Così Alessia Conti, direttrice della Biblioteca Astense.
Passepartout ha vent’anni
Ha il suo cuore nella Biblioteca Astense e una storia bellissima: dalle stagioni nelle quali ospitò i più noti scrittori latinoamericani a quella che ha portato e porta ad Asti i nostri maggiori storici, romanzieri, artisti, critici d’arte, economisti, magistrati, scienziati, imprenditori, banchieri. Ormai Passepartout è uno dei più quotati appuntamenti nazionali di cultura, di pensiero e di progetto.
Arrivata tra le finaliste di Capitale Italiana della Cultura 2025, Asti ha dimostrato di possedere energie e idee che potrebbero molto giovare al ritmo e al futuro della città.
Se ne parlerà con i manager Evelina Christillin e Roberto Daneo, e con Donatella Gnetti.
Passepartout ha profumo di donna
Nell’Italia in cui due giovani donne sono presidente del Consiglio e capo del maggior partito di opposizione cresce il numero di quelle che guidano università, istituti scientifici e aziende. Le calciatrici si sono prese la scena televisiva; le atlete fanno record; nuotatrici, sciatrici, tenniste collezionano medaglie; una direttrice d’orchestra si divide tra il podio e la responsabilità artistica di un grande teatro.
Naturale festeggiare le loro conquiste, ragionando però su quelle mancate: parità di diritti, di lavoro, di compensi, di condizioni economiche e sociali che sono tra l’altro le cause della denatalità. E seguendo con attenzione le lotte e le sofferenze che altre donne affrontano in Turchia, in Iran, dove subiscono violenze e arretramenti della loro condizione umana.
In questo solco si inseriscono gli incontri con la direttrice d’orchestra Oksana Lyniv, la calciatrice e allenatrice Carolina Morace, la sociologa Linda Laura Sabbadini, l’atleta e Vicepresidente vicaria del CONI Silvia Salis e la pilota automobilistica Prisca Taruffi.
Passepartout ha odore di guerra
È un odore tremendo. Nell’Europa da 77 anni in pace pensavamo di avere la pace garantita per sempre. Pensavamo la “guerra fredda” sepolta nella storia, ci interessavamo di conflitti lontani solo se vi cadeva qualcuno dei nostri diplomatici e militari. Ma l’invasione dell’Ucraina è vicina, disastrosa, ci coinvolge umanamente, politicamente, economicamente. Cambia confini, ridiscute alleanze, crea un nuovo disordine mondiale, suscita nuove paure.
Tra storia e futuro se ne parlerà con la giornalista Lucia Annunziata, lo storico Luciano Canfora, l’inviato Rai a Mosca Alessandro Cassieri, Mattia Feltri direttore dell’Huffington Post, il Generale Claudio Graziano, già capo di Stato maggiore della Difesa e Presidente del Comitato militare dell’Unione Europea, Marta Ottaviani inviata della Stampa in Turchia, Angelo Panebianco politologo del Corriere della Sera e il giornalista de Il Giornale Stenio Solinas.
Passepartout osserva la società
Ne ha scelto alcuni temi cruciali: la Giustizia, la Legalità, la Sanità dopo il Covid, l’Economia, la Denatalità.
Due direttori del Festival dell’Economia di Torino, Pietro Garibaldi e Giorgio Barba Navaretti, appena terminata la manifestazione, riferiranno a Passepartout le ultime analisi sulla crisi economica aggravata dalle tensioni internazionali, dalla crisi energetica, dalla crisi ambientale; le possibili vie d’uscita; le prospettive del Pnrr.
Giancarlo Caselli, affronterà la situazione della giustizia, della legalità, della mafia dopo l’arresto del boss Messina Denaro.
Pif, popolare attore e regista di cinema e tv, ex inviato de “Le Iene”, racconterà come da siciliano ha guardato e guarda la mafia e i suoi capi da Riina a Messina Denaro.
Quando riusciremo ad avere una “sanità giusta”? Che cosa dovrebbe offrire, che cosa dovrebbe garantire lo Stato a tutti i cittadini? Qualità, efficienza, diritto, giustizia: un’idea di sanità pubblica secondo l’ex ministro della Salute e professore di Diritto costituzionale di Diritto pubblico alla Cattolica Renato Balduzzi.
Linda Laura Sabbadini, sociologa molto nota e direttrice dell’Istat, affronta il crescente problema della natalità, sfatando i luoghi comuni, analisi infondate e spiegandone le vere ragioni.
Passepartout ha sete di cultura
Covid, minacce di guerra nucleare, crisi economica, diffondono vecchie e nuove paure, alimentate dai nuovi sistemi di comunicazione e dai loro manovratori.
Il filosofo Roberto Escobar analizza i volti della paura, inquietanti quando usati da chi ne fa strumento, utili se interpretati nel modo giusto.
Lo storico della letteratura Giorgio Ficara il potere, i rapporti di forza sociali, famigliari e politici, in compagnia di due grandi scrittori: Italo Calvino, del quale ricorre il centenario della nascita e Alessandro Manzoni, del quale ricorrono i 150 anni della morte.
Due figure internazionali, Carlo Ginzburg e il Cardinale Gianfranco Ravasi, hanno scelto di portare a Passepartout due grandi temi: la libertà e l’umanesimo. La lezione dell’ex ministro della Cultura del Vaticano è dedicata alla memoria del biblista astigiano Paolo De Benedetti. Dell’esperienza di Nova Gorica e Gorizia insieme capitali europee della cultura parlerà il Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna. Il Prof. Fabrizio Rufo insegnante di Bioetica alla Sapienza tratterà di scienza e democrazia, il filosofo Stefano Zecchi di come la bellezza può essere fondamento del conoscere e dell’agire.
Questo il programma di Passepartout 2023:
Giovedì 1 giugno
Ore 18 Sala Colonne Biblioteca Astense
Donatella Gnetti
Passepartout delle idee
Storia, segreti e figure del festival di Asti entrato tra i più lucidi appuntamenti nazionali di cultura, di pensiero, di progetto
Venerdì 2 giugno
Ore 18 Cortile Biblioteca
Oksana Lyniv
Direttrice d’Orchestra
La bacchetta ucraina guida artistica di un grande teatro italiano e simbolo delle donne conquistatrici del podio. A intervistarla il giornalista Luca Baccolini.
Ore 21 Cortile Biblioteca
Lucia Annunziata
Due Americhe
Sabato 3 giugno
Ore 11 Palco 19
Stenio Solinas
Confini
Geopolitici, culturali, ideologici. Fino a quelli tra destra e sinistra, oggetto di nuove interpretazioni politiche
Ore 18 Cortile Biblioteca
Mattia Feltri
Guerra, tempo di vivere tempo di morire
Da Stanley Kubrik a Remarque, passando per Omero, il Vangelo e la Chanson de geste
Ore 21 Cortile Biblioteca
Luciano Canfora
Come e quando ha inizio una guerra
Tucidide e la storia strumento per capire il presente e prevedere il futuro
Domenica 4 giugno
Ore 11 Palco 19
Rodolfo Ziberna
Nova Gorica e Gorizia capitali della cultura europee
Ore 18 Cortile Biblioteca
Linda Laura Sabbadini
Perché si fanno meno figli
Non per paura né per egoismo. Le vere ragioni della denatalità sono nel numero, nell’età e conquiste che le donne devono ancora fare
Ore 21 Cortile Biblioteca
Marta Ottaviani
Medio Oriente, le donne della libertà
Lunedì 5 giugno
Ore 18 Cortile della Biblioteca
Alessandro Cassieri
L’Occidente visto da Mosca
Dalla guerra fredda a oggi, tra dialoghi e sfide estreme
Ore 21 Cortile della Biblioteca
Gen. Claudio Graziano
Il punto sulla difesa europea
Martedì 6 giugno
Ore 18 Cortile della biblioteca
Stefano Zecchi
La bellezza vivente
Ore 21 Cortile della Biblioteca
Card. Gianfranco Ravasi
L’umanesimo necessario tra scienza e nuova comunicazione
La lectio del cardinale scrittore in memoria dell’amico biblista Paolo De Benedetti
Mercoledì 7 giugno
Ore 18 Cortile della Biblioteca
Giorgio Ficara
Calvino, Manzoni e il potere
Il romanzo dei rapporti di forza pubblici e privati secondo due grandi scrittori celebrati quest’anno
Ore 21 Cortile della Biblioteca
Giancarlo Caselli
Quando finirà la mafia?
Come curare le metastasi di un male antico che si sono radicate in ogni livello della società
Giovedì 8 giugno
Ore 17 Palco 19
Evelina Christillin, Roberto Daneo
Asti, dov’è la vittoria
Un primato rinviato, ma trovate idee, energie e nuove capacità di progetto
Ore 18.30 Cortile della Biblioteca
Pietro Garibaldi, Giorgio Barba Navaretti
Globalizzazione e mercato del lavoro in tempi di crisi
I direttori del Festival dell’economia di Torino parlano dello scenario emerso dalla manifestazione appena concluso
Ore 21 Cortile della Biblioteca
Pif
La metamorfosi del boss
Scenari, personaggi e interpreti: l’ex “iena” racconta la Sicilia tra Riina a Messina Denaro.
A intervistarlo la giornalista Elena Ciccarello
Venerdì 9 giugno
Ore 18 Cortile della Biblioteca
Silvia Salis, Carolina Morace
La rivoluzione delle sportive
Tra primati di atlete, sciatrici, nuotatrici, il calcio femminile in tv e donne arbitri di partite maschili. Modera l’incontro il giornalista Stefano Tallia.
Ore 21 Cortile della Biblioteca
Angelo Panebianco
Il nuovo disordine mondiale
Cambiano alleanze, rapporti di forza, mercati: la svolta alla quale non eravamo preparati
Sabato 10 giugno
Ore 18 Cortile della Biblioteca
Roberto Escobar
I volti della paura
Sono utili se sappiamo riconoscerli e scappare dal pericolo. Ma c’è chi usa la paura della paura…
Ore 21 Cortile della Biblioteca
Renato Balduzzi
La sanità giusta
Maestro di Diritto alla Cattolica, ex ministro della salute, affronta i nodi più cruciali della società
Domenica 11 giugno
Ore 11 Palco 19
Prisca Taruffi
La signora MilleMiglia
Pilota mondiale e figlia di un famoso pilota, racconta la corsa automobilistica che sta per toccare Asti dialogherà con l’Assessore alle Manifestazioni Riccardo Origlia
Ore 18 Palco 19
Fabrizio Rufo
La scienza avanza, la democrazia no
I rischi di una società che non impara a reggere il passo del progresso tecnico-scientifico
Ore 21 Cortile della Biblioteca
Carlo Ginzburg
La libertà è fragile
Riflessioni su un libro (quasi) dimenticato
Ad aprire gli appuntamenti una selezione di letture in omaggio a Italo Calvino, di cui ricorre il centenario della nascita, a cura dell’attrice Ileana Spalla.
Salvo diverse indicazioni, gli incontri, introdotti da Roberta Bellesini Faletti, presidente della Biblioteca, si terranno nel cortile di Palazzo del Collegio, con ingresso da via Carducci 64.
In caso di maltempo gli incontri previsti in cortile si terranno al Palco 19, in via Ospedale 19 (a pochi passi da Piazza Alfieri).
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Tutti gli incontri verranno trasmessi in streaming sulla pagina Facebook del festival, e successivamente saranno disponibili sul canale YouTube di Passepartout, che conta oltre 6.600 iscritti e ha quasi raggiunto il traguardo dei 2 milioni di visualizzazioni.
Una serie di eventi e iniziative accompagneranno la programmazione del Festival:
Mostra fotografica di Franco Rabino
ANNO
DOPO
ANNO
Vent’anni di festival Passepartout – Parole in forma di ritratti.
La sede della mostra è in via di definizione.
Racconta Franco Rabino: “Quando ho iniziato a fotografare il festival non pensavo che vent’anni dopo avrei contribuito a farne memoria.
Nessuna immagine rubata, nessun backstage o fuori-quinta, nessuna prossimità invadente rispetto alla sfera più personale o più intima. Al contrario, ho messo tra me gli ospiti la maggior distanza possibile nel ritrarli, utilizzando preferenzialmente lunghi teleobiettivi per isolarli sul palco nel momento dell’incontro o della conferenza. Di tutti i soggetti mi ha sempre interessato provare a raccontare la concentrazione nel dire, il momento in cui il pensiero si fa parola, sottolineato dal gesto e dall’espressione, e va ad incontrare il pubblico. Se queste fotografie potessero contenere un suono sarebbe il risuonare della parola, perché – molto semplicemente – il festival da questo si origina: dalla forza tranquilla della parola che si struttura in pensiero… L’archivio fotografico del festival conta ormai qualche migliaio di immagini, un archivio che è anche lo spaccato di quella parte di mondo culturale italiano che è passato nella città di Asti portando un contributo di idee, spunti, riflessioni; nei prossimi mesi diventerà completamente accessibile e visionabile in una specifica area del sito di Passepartout”.
Passepartout incontra
Grazie a Ileana Spalla e alla Casa del Teatro 3, gli attori incontreranno le persone al tavolino di un bar, di un circolo, di un centro sportivo… Tra le persone, nei loro spazi quotidiani di socialità, per proporre letture e pezzi teatrali in continuità ideale con il tema di Passepartout 2023 con l’obiettivo di incuriosire e coinvolgere le persone che abitualmente non frequentano la biblioteca per invitarle a partecipare al Festival.
Dietro al leggio i ragazzi (e non solo) del corso di dizione e lettura espressiva appena concluso, le selezioni dei brani sono a cura di Ileana Spalla.
Visite in Sinagoga
In occasione di Passepartout, la Sinagoga di Asti, in via Ottolenghi 8, sarà aperta con visite guidate gratuite senza prenotazione nei seguenti orari:
Domenica 4 giugno – tour in partenza alle ore 15,16, 17
Martedì 6 giugno – tour in partenza alle ore 15,16, 17
Giovedì 8 giugno – tour in partenza alle ore 15, 16
Venerdì 9 giugno – tour in partenza alle ore 15, 16 e 17
Domenica 11 giugno – tour in partenza alle ore 15,16, 17
Aperture a cura della Comunità Ebraica di Torino e dello studio Artefacta.
In altre occasioni, la Sinagoga è come sempre aperta alle visite con tour guidati su prenotazione tramite il sito https://torinoebraica.it/turismo/
Passepartout si misura
Con la supervisione del Prof. Enrico Ercole, sociologo e docente all’università del Piemonte Orientale.
Dopo venti anni di vita qualsiasi attività richiede una riflessione su ciò che si è fatto. Una riflessione sul passato non è ovviamente fine a se stessa ma finalizzata a individuare gli eventuali punti di forza e di debolezza del passato e del presente, e valutare le opportunità per il futuro. Obiettivo della ricerca è individuare, da una parte, le ricadute economiche, culturali e sociali di Passepartout e, dall’altra parte, il profilo del pubblico e ciò che apprezza e, eventualmente migliorerebbe, della manifestazione. È stato redatto un questionario da somministrare attraverso intervista diretta al pubblico e agli stakeholder, dalle attività commerciali alle altre realtà culturali. Si realizzeranno una serie di interviste semi-strutturate a testimoni privilegiati di Passepartout: librerie in Asti, ristoranti e bar nelle vicinanze del Palazzo del Collegio, associazioni culturali di Asti e provincia, studenti e insegnanti delle scuole medie superiori. Accanto a queste, una serie di interviste ai frequentatori del festival. Le interviste saranno realizzate dai ragazzi di Passepartout.
Lunedì 12 giugno alle 18, un appuntamento extra proposto nel suggestivo cortile dell’Archivio Storico – Palazzo Mazzola. Italiani in Ucraina: tutto cominciò a Balaclava. Conversazione geopolitica a tre voci, in collaborazione con la Fondazione Asti Musei. Protagonisti Domenico Quirico, Vanni Cornero e Gianfranco Imerito.
Maggiori dettagli e aggiornamenti su www.passepartoutfestival.it e su www.facebook.com/PassepartoutFestival , www.instagram.com/passepartout_festival .
Passepartout si avvale del sostegno di Città di Asti, Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Fondazione CRT, ed è sponsorizzato da Reale Mutua Assicurazioni, da Fineco per la serata con Angelo Panebianco.