ASTI – Nella sola città di Asti ci sono 193 studenti (bambini e ragazzi) disabili gravi o gravissimi.
Affinché possano partecipare alla vita scolastica in maniera più completa, il Comune ha avviato un progetto di assistenza specialistica in collaborazione con la Provincia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti.
Il progetto
Durante la conferenza stampa di pochi giorni fa, l’assessore Elisa Pietragalla ha spiegato che il progetto, avviato in via sperimentale nel 2014, va a supportare l’attività educativa in orario scolastico degli allievi con disabilità grave o gravissima. In sostanza, si va a integrare l’orario dell’insegnante di sostegno con una figura specializzata in grado di seguire le diverse attività dei ragazzi. In questo modo possono stare con gli altri alunni, integrarsi, socializzare e acquisire competenze che altrimenti sarebbero loro precluse. E nel progetto rientrano anche le attività extrascolastiche. Questo servizio viene elargito quest’anno a 193 soggetti che frequentano gli istituti di Asti, di cui 4 nei nidi, 131 nelle elementari e medie, 49 ragazzi delle secondarie di secondo grado. «Complessivamente sono state programmate per l’anno in corso 48.180 ore di assistenza – ha detto Valeria Raso, responsabile del Servizio Istruzione – calcolando 5 ore a settimana per ogni ragazzino grave, 10 ore per il gravissimo».
Il contributo della Fondazione
In questo progetto triennale, la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti ha contribuito per 80 mila euro annuali. «Sosteniamo un intervento importante sotto più punti di vista – ha detto il Presidente Mario Sacco, al fianco del direttore generale Natascia Borra – primo perché sostiene gli allievi diversamente abili e poi perché è a favore dell’educazione, dell’istruzione e della formazione».
Il contributo del Comune
Il costo del servizio complessivo è pari a 840 mila euro l’anno, con una precisazione: per quanto riguarda gli alunni delle scuole secondarie di secondo grado, il Comune riceve un contributo dalla Provincia pari a 240 mila euro. In più ci sono gli 80 mila euro della Fondazione. Il resto, circa 500 mila euro, è a carico del Comune di Asti.