Quest’anno, lo slogan scelto è “Il talento degli infermieri – Arte e Scienza in evoluzione”, rappresentato da alcune immagini tipiche dell’assistenza infermieristica come fossero delle opere incorniciate, ciascuna con un proprio tratto stilistico e con una propria didascalia.
Sembra questa un’associazione di pensiero scontata e ovvia per molti professionisti infermieri, o non adeguata e sminuente per chi non conosce appieno il valore della professione infermieristica, considerandone poi l’evoluzione attuale che vede l’infermiere sempre più competente, formato e specializzato.
Eppure “ars” deriva dal latino e indica “ogni attività mirata a progettare o a costruire in modo adatto e armonico qualcosa” e la parola latina viene, a sua volta, dalla radice sanscrita *arche, che esprime il concetto di “andare verso”, quindi di relazione dialogica.
“Come professionisti – dicono dall’Ordine di Asti – abbiamo ben chiaro quanto il concetto di ‘tempo di relazione come tempo di cura’ sia un dogma attuale per l’infermieristica moderna. Quanto la relazione sia determinante nell’assistenza (lo stare accanto alle persone fragili e alle loro famiglie) non tanto in termini di quantità ma sicuramente in un rapporto di qualità. Pertanto ancora una volta, questa giornata vuole essere un momento per far conoscere e riconoscersi come professionisti che ‘si prendono cura’ dei propri assistiti non come ‘casi clinici’ ma per un intimo e connaturato atteggiamento di apertura verso le persone delle quali vanno rispettate volontà, preferenze e dignità”.