ASTI – È trascorso un anno dallamorte di Mahsa/Zhina Aminiper mano della polizia “morale”, che ha portato a una rivolta popolare con loslogan “Donna, vita, libertà”,gridato nelle strade di tutto l’Iran, nelle aule scolastiche, nei luoghi di lavoro. Donne e uomini hanno manifestato fianco a fianco per reclamare i propri diritti.Si legge nel comunicato: “Nonostante mesi di proteste contro il velo obbligatorio, le autorità non solo non hanno accolto le richieste di cambiamento, ma hanno addirittura ripristinato le operazioni di politiche in nome della ‘morale’ e introdotto una serie di altre misure che privano dei loro diritti le donne e le ragazze. Questi nuovi provvedimenti discriminatori comprendono il sequestro delle automobili, il divieto di accesso al lavoro, all’istruzione, alle cure mediche, ai servizi bancari e ai trasporti pubblici per le donne che non indossano il velo”.Nonostante i rischi, in Iran si continua a protestare e in tutto il mondo è grande il sostegno alla popolazione.A un anno dall’inizio della rivolta “Donna Vita Libertà” in Iran saranno molte le iniziative di solidarietà che si terranno in tutta Italia. Ad Asti l’appuntamento èsabato 16 settembre in Piazza Statuto alle ore 18.Per ulteriori informazioni:https://www.amnesty.it/donna-vita-liberta-liran-a-un-anno-dalla-rivolta/
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