Allerta WhatsApp, vietato mandare tanti messaggi a una sola persona: approvata la legge che ti multa | Ne mandi 1 e aspetti la risposta

Messaggi WhatsApp, così diventano reato - dentrolanotiziabreak.it (foto pixabay)
Quanti messaggi invii quotidianamente ad una persona? La legge potrebbe punirti: tutto quello che c’è da sapere per evitare beghe legali.
WhatsApp è l’app di messaggistica più usata al mondo: lanciata nel 2009, consente di inviare e ricevere messaggi di testo, vocali, foto, video e documenti, oltre a effettuare chiamate e videochiamate su Internet.
Sono oltre 2,9 miliardi le persone che utilizzano WhatsApp ogni mese, mentre i dati riferiti all’Italia evidenziano che il 90% degli individui tra i 16 e i 64 anni usa WhatsApp mediamente per quasi 20 ore in 30 giorni.
Tali dati dimostrano come quest’app di messaggistica sia la più utilizzata in tutto il mondo, sia per scopi professionali che personali: ogni giorno vengono inviati oltre 100 miliardi di messaggi in tutto il mondo.
Una legge, però, ha deciso di definire i limiti da non superare quando si inviano messaggi via WhatsApp: se ne vengono inviati troppi, si potrebbe incorrere in una pesantissima multa.
WhatsApp, per cosa viene usata l’app
WhatsApp è un’app di messaggistica che nel tempo si è evoluta, trasformandosi da strumento di comunicazione privata a mezzo ideale per sviluppare il proprio business. Essa viene impiegata prevalentemente per la comunicazione tramite messaggi, chiamate vocali e videochiamate con amici, familiari e colleghi, ma anche per la condivisione di contenuti come foto, video e documenti, la creazione e la gestione di chat di gruppo, l’aggiornamento dei propri momenti quotidiani con gli Stati, e l’utilizzo per scopi commerciali e aziendali per interagire con i clienti.
Come accennato, gli utenti di WhatsApp sono milioni in tutto il mondo e si stima che, quotidianamente, vengano inviati fino a 100 miliardi di messaggi ogni giorno. Se quest’app risulta essere la più diffusa per la semplicità, la velocità e l’efficacia della comunicazione, in alcuni casi potrebbe però risultare invasiva.

WhastApp, chi rischia la multa
Il Tribunale di Torre Annunziata ha stabilito che inviare messaggi a raffica via WhatsApp potrebbe costare una condanna per molestie. La sentenza nasce da un conflitto tra parenti per la turnazione in una casa estiva: una delle persone coinvolte ha inviato più di 70 messaggi vocali a raffica in soli 30 minuti e il destinatario ha deciso di sporgere denuncia.
Gli organi competenti hanno bollato tale atteggiamento come molesto e opprimente, e il giudice ha sottolineato come la frequenza e l’insistenza dei messaggi possano provocare un disagio equiparabile a molestie, anche se il contenuto degli stessi non è offensivo. Questa sentenza, dunque, cambia radicalmente il modo in cui si utilizzano le app di messaggistica: non conta solo il contenuto dei messaggi, ma anche la quantità e la frequenza con cui questi vengono inviati.